Forse l’intenzione era anche quella di venire all’Elba e le informazioni parlavano di una prima sosta a Piombino, ma per N.G., 50enne di Ragusa, le fuga è terminata quasi subito, quando è stato circondato dagli uomini della Compagnia Carabinieri di Piombino e di Portoferraio, uniti in questa operazione di cattura terminata con l’arresto del latitante. “Lupin”, era questo il soprannome del ladro internazionale conosciuto sia a Ragusa, dove era nato, sia a Sala Consilina, dove aveva messo a segno alcuni furti eccellenti, trafugando apparecchiature elettroniche, gioielli e soldi in contanti, e dove era stato condannato alla pena della reclusione di 1 anno. Il soprannome era dovuto al fatto che oltre ad essere molto abile nel trafugare preziosi, era anche molto astuto nel viaggiare da un luogo all’altro, spostandosi con agilità per tutti i Paesi dell’Europa. Il ladro siciliano è stato catturato, infatti, a bordo di una macchina francese, sulla quale aveva montato una targa inglese, e con la quale, con una certa probabilità, era appena tornato da un “viaggio di lavoro” in Spagna, da dove aveva asportato refurtiva per diverse migliaia di Euro. Le notizie che i Carabinieri di Portoferraio erano riusciti ad acquisire parlavano di un imminente suo ritorno in Italia per andare a trovare amici e parenti nella sua Regione di origine, ma le informazioni sembravano essere contrastanti, accennando anche ad una sosta a Piombino e ad un breve soggiorno all’Isola d’Elba. Per questo motivo, i Carabinieri delle due Compagnie di Piombino e Portoferraio si sono uniti e hanno collaborato per predisporre la trappola per riuscire a catturare il famigerato ladro. L’occasione propizia era offerta dalla principale via d’accesso alla città di Piombino, che consente un ottimo filtraggio dei mezzi in arrivo nel centro abitato e una selezione dei veicoli in uscita, riuscendo a così a controllare i passaggi. In tale modo è stato preparato un posto di controllo, costituito da due macchine dei Carabinieri, mentre auto civetta pattugliavano l’Aurelia e la città di Piombino alla ricerca di un segnale positivo. Ad un certo punto, i militari in borghese sono riusciti ad individuare l’auto con a bordo “Lupin” e lo hanno seguito fino al punto del posto di blocco. Arrivati sul luogo del controllo, un carabiniere della Compagnia di Piombino ha intimato l’alt al veicolo e una macchina di copertura che lo seguiva gli ha bloccato la via di fuga, chiudendogli la strada frontalmente. La preoccupazione era, infatti, che il soggetto potesse forzare il posto di controllo, come era già successo con la gendarmeria francese, e continuare così la sua clandestinità. Tuttavia, una volta che si è reso conto che ogni via di fuga era bloccata, il ladro siciliano si è arreso ai Carabinieri che lo hanno portato al carcere delle Sughere di Livorno per scontare la sua pena. Alla fine tutte le informazioni acquisite si erano rivelate corrette, avendo anche trovato nell’autovettura di N.G. diversi computer portatili, macchine fotografiche digitali, telefoni cellulari, oggetti preziosi in perle ed oro, soldi in contanti, carte di credito e schede telefoniche, ovvero tutto ciò che potesse testimoniare un tour di furti commessi tra la Spagna e l’Italia. Ora agli investigatori spetta il compito di trovare con le autorità spagnole i proprietari della merce sottratta e restituire loro il maltolto.
carabinieri refurtiva computer gioielli