“Serve la prevenzione – è la dichiarazione di Gianmario Gentini all’ANSA e ripresa da molti mezzi di informazione – invece di intervenire dopo e gestire esclusivamente l’emergenza. Da tempo avanziamo la proposta di installare un sistema di telecamere a circuito chiuso all’interno delle zone del Parco. Ne basterebbero una decina, sarebbero sufficienti a scoraggiare eventuali piromani e ad identificare coloro che colpivano con questi attacchi. Ora la protezione civile - continua Gentini - sta gestendo le opere di bonifica ugualmente importanti, anzi determinanti per evitare eventuali rischi idrogeologici. E’ questa ora la minaccia più imminente quando arriveranno le piogge; la zona desertificata dagli incendi - puntualizza il responsabile della protezione Civile Campese - rischia infatti di creare ulteriori danni e sono in pericolo i circa 1200 abitanti della zona che rischiano smottamenti e valanghe di fango in assenza di una vegetazione che potrebbe in qualche modo trattenere il terreno reso friabile appunto dalle piogge. Per questo - termina la dichiarazione - dovremmo intervenire subito già dalla prossima riunione tecnica della protezione civile proprio per individuare le priorità per evitare i rischi di smottamenti in caso di piogge”
GianMario Gentini spenge incendio