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Controcopertina: Lettera arrabbiata a Peria

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 21 aprile 2009

Dal Segretario del Partito della Rifondazione Comunista Fabio Marzolla che ci scrive anche per ricordare che Martedì 21 Aprile 2009, alle ore 17, presso la Sala Consiliare del Comune di Portoferraio, assemblea pubblica per dare vita alla lista civica di sinistra per le elezioni comunali a Portoferraio del prossimo mese di Giugno, riceviamo il testo di una lettera pervenuta al PRC in forma anonima. Nello scritto si esprimono delle valutazioni molto critiche nei confronti dell'operato della Giunta di centrosinistra che guida Portoferraio e che va verso lo scadere del suo mandato. Ecco qui di seguito il testo: "Signor Sindaco Peria, sono un appartenente alla cosiddetta maggioranza silenziosa, una persona mite e tranquilla che però si rende conto quando viene preso per i fondelli. Mi spiego. Alle precedenti elezioni un componente di quella che Lei definisce la sua squadra, accompagnato da un “dirigente importante”, è venuto a farmi visita un paio di volte e mi ha convinto a votare per la Sua lista e quindi per Lei. Non solo, l’opera di convincimento è stata così forte che mi sono dato da fare tra parenti, amici e conoscenti affinché le fossero dati più voti possibili. Lei ha vinto e sicuramente lo avrebbe fatto anche senza il mio aiuto. Sono passati quattro anni, qualche cosa Lei lo ha fatto, è innegabile, ma è stato sicuramente troppo poco. Qualche giorno fa sono passato davanti al quadro murale di Rifondazione e, incuriosito dalla vignetta dove Lei è rappresentato con il naso lungo lungo, mi sono fermato. Sono rimasto colpito dal fatto che Lei fosse definito bugiardo e mentitore. Leggendo però il resto e soprattutto la documentazione allegata, mi sono reso conto che le motivazioni erano valide. Me ne sono andato un po’ avvilito e mi sono chiesto sarà mai possibile che io abbia sprecato il mio e il voto di altre persone a me vicine in modo così meschino? La Sua conferenza di Sabato 4 se l’avesse fatta il giorno 1 poteva passare per un pesce d’aprile e quindi essere considerata come tale. Invece no. Il giorno quattro non è un pesce è una cosa seria. Dice la stampa che ha presentato oltre venti cartelle (fogli immagino) per elencare una serie infinita di cose che avrebbe fatto durante il Suo mandato. La informo Signor Sindaco che di queste cose io e quelli che ho convinto a votarLa, ne abbiamo viste veramente poche. Non sarà che hanno ragione quelli di Rifondazione, ossia che Lei non disdegna di dire bugie? A me il dubbio, sinceramente è venuto. Quindi, questa volta, se Lei sarà riconfermato (spero proprio di no) non sarà certo per il mio voto e nemmeno per quello dei miei amici. Le auguro sinceramente di ritornare a fare il lavoro che faceva prima di diventare Sindaco. In quel ruolo le bugie fanno meno male e, soprattutto, meno danno. Un elettore pentito Fatto salvo che rispettiamo tutti i punti di vista siamo stimolati a chiosare brevemente quanto scrive il cittadino: In primo luogo crediamo da sempre che chi esprime dei punti di vista (e ancor di più delle critiche radicali a qualcuno) debba SEMPRE metterci la faccia. Il coraggio di firmarsi uno dovrebbe averlo anche quando rischia ritorsioni, figuriamoci quando ancora vive in uno stato di diritto, che è vero è minacciato (più da Berlusconi che da Peria ci pare) ma che non si difende certo con le lettere anonime, con le pasquinate o il blogghismo. Ci provoca poi (l'anonimo dirà da veterocomunisti) una spontanea allergia il correlato termine di "maggioranza silenziosa", visto che spesso ci siamo trovati a far parte di "minoranze rumorose" che come Rifondazione o altre hanno sostenuto tesi in disaccordo con la maggioranza dei cittadini rendendosi ben identificabili. Il "pippettone di fine-legislatura" che Peria (come tutti i suoi predecessori) ha ammannito alla cittadinanza ha avuto a nostro parere valenza comunicativa zero e promozionale idem, per la legge cardine comunicativa che recita: "la pallosità non paga". Siamo convinti che i "resoconti generali" troppo affollati di notizie sortano i soli risultati di infastidire il lettore medio e confonderlo. Ciò premesso quando si è così tranchant da dire che qualcuno ha mentito occorrerebbe specificare quando e in cosa. Ultimo non è neppure opinabile affermare che nel settore ove operava professionalmente il sindaco, il turismo, le bugie facciano meno danno che nella pubblica amministrazione. Le bugie commerciali, tariffarie, promozionali hanno sempre fatto (e fanno) più danni della grandine.


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