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A Sciambere dell'eravamo un po' di amici al bar

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 21 aprile 2009

"Ma esci un attimo e levati da questa fumaia!" Raccogliamo l'invito familiare e coerentemente ci rechiamo fuori ad acquistare le sigarette necessarie ad alimentare le fumaie prossime venture, approfittandone per il caffè spezza-pomeriggio. In uscita dal bar al volo uno dei tanti "doveresti scrive ..", che prendiamo sempre per buoni, perché anche se non si può scrivere su tutto, le segnalazioni le gradiamo comunque perché spesso sono sensate e perché ribadiscono una qualche utilità del lavoro quotidiano. Stavolta Silvano ci parla del gas in bombole che ci dice essere aumentato di prezzo in maniera anomala (cosa che appuntiamo mentalmente di verificare) ma immediatamente dopo aggancia la questione sollevata alla mancanza di un distributore di metano o GPL per autotrazione all'Elba. Il ragionamento è lineare: "Il governo dà incentivi maggiori perché si acquistino auto a gas e qui le amministrazioni non fanno un cazzo perchè ci sia un distributore". Decidiamo di fermarci, la discussione sul paritario diritto al gas negato agli elbani si allarga a un crocchietto di persone e finisce, passando per la usuale denuncia dell'assurdità dei prezzi dei traghetti (ma attenzione non è detto che il fatto che si denunci ripetutamente un ingiusto salasso renda meno grave il salasso) per sbarcare alle malefatte dei pubblici soggetti, c'è una isolata protesta per lo stato delle strade provinciali a cui fa da contrappunto un coro di moccoli sulla erogazione dei servizi Telecom e Enel agli elbani (fronte dei ritardi nel riparare guasti ma soprattuto quello delle bollette, errori contabili e impossibilità di interloquire realmente ed efficacemente con le aziende specie per le persone più anziane confuse più che persuase dai call-center). E schizza fuori il paradosso dell'apparecchio telefonico affittato dalla Telecom, se ti si guasta te lo riparano o sostituiscono, certo, ma alla Venturina - come fece quello che per risparmiare andò a comprare un cappello a Firenze - ironizza qualcuno. C'è pure il tempo per dedicare attenzione alle condotte d'acqua colabrodo del Bucine e di Val di Denari, e per restare in valle ai problemi della Valle di Lazzaro, che riceve dal comune di Portoferraio un trattamento viario veramente degno di essere riservato a lazzaroni, perchè quella strada se ne sta andando proprio, e poi in zona c'è un problema TV, nel senso che non si prendono i canali né nazionali né altro e la parabola è d'obbligo. Come dire che se un giorno gli frana la strada i bloccati neanche possono passare il tempo a vedere la televisione aspettando che la sistemino.. E, alla via così, si continuano a snocciolare problemi grandi e minimi comunque concreti, finché non ci accorgiamo - minchia! - che il mezzo pomeriggio di Tardò punta sul tardo pomeriggio. Solo nella coda della discussione qualcuno stancamente aveva inserito l'approssimarsi delle elezioni e chiesto lumi su alcune candidature elbane su una delle quali, ricevuta risposta, commentava "E chiccazzé?". Domanda che si squagliava comunque come un gelato in un giorno di scirocco. Per noi era stata una folgorazione, ci era venuto da ripensare a quanto si era accalorata la discussione parlando delle cose serie di ogni giorno e a come si era ammosciata parlando di un argomento quale la scelta di chi curerà le magnifiche sorti e progressive dell'Elba nei prossimi lustri, di cui son pieni i giornali compreso il nostro. Di colpo realizziamo che in anni e anni che frequentiamo seppure per poco tempo quel bar non ci abbiamo mai visto un amministratore che fosse uno, nemmeno per sbaglio, nemmeno tra quelli che ci abitano vicino. Eppure se la discussione per noi è stata interessante, e ci ha fornito notizie e stimoli, a maggior ragione poteva tornare utile per un qualsiasi aspirante chiccazzé che si propone come solutore dei problemi. Meditate chiccazzé, meditate


tazza di caffè

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