Santuario dei cetacei a rischio? La domanda, provocatoria, è il titolo della sessione pomeridiana che si è svolta oggi alla Stazione Leopolda di Pisa - dove fino a domani proseguirà “Parco Libri, terzo festival nazionale dell'editoria ambientale”. La Regione Toscana proseguirà e rafforzerà il proprio impegno per la realizzazione del progetto della grande riserva marina nata nel 1999 che si stende nello specchio di mare tra Sardegna, Francia e Toscana: 100mila chilometri quadrati da Tolone a Capo Falcone e Capo Ferro fino a Fosso Chiarone, con nel mezzo la Corsica. Un Impegno che nel 2007 ha dato vita all'Osservatorio toscano dei cetacei con uno stanziamento iniziale di 120 mila euro destinati al recupero e alle ristrutturazione della sua sede, provvisoriamente a Capoliveri. E’ quanto ha detto l'assessore alle politiche del mare della Toscana, che all'iniziativa ha partecipato appunto questo pomeriggio. L'allarme sul santuario dei cetacei era stato lanciato, un paio di mesi fa, da Greenpeace, che aveva parlato di una calo vertiginoso degli avvistamenti di balenottere nella parte occidentale del santuario, ovvero nel triangolo di mare soprattutto ligure compreso fra Alghero, Tolone e Genova, dovuto secondo l'associazione ad un traffico incontrollato di traghetti e inquinamento da batteri fecali. L'Italia è una delle nazioni con il più alto tasso di biodiversità. La Toscana, ricorda l'assessore, è una delle aree più ricche da questo punto di vista nel mare Mediterraneo e il Santuario Pelagos è l'area marina protetta più vasta in assoluto. Per salvaguardare le popolazioni di cetacei che vi transitano, le conoscenze scientifiche frutto dell'attività dell'osservatorio sono importantissime. Ma occorre, rileva, anche potenz iare nei cittadini, nei turisti e tra i diversi attori la consapevolezza del proprio ruolo. Quanto all'impegno per la difesa e salvaguardia dell'ambiente l'assessore ricorda poi che la Regione sta lavorando ad un piano di azione per la tutela della biodiversità, anche marina, e che con Arpat e Università di Siena vigila sugli animali spiaggiati o in transito nello specchio di mare davanti alle sue coste. I numeri, ricordati anche nel corso dell'intervento, sono significativi: 850 cetacei avvistati da aprile 2007 a maggio 2008 (tra questi 20 balenottere) e 20 delfini, 2 balenottere e un capodoglio spiaggiati nello stesso periodo sulle coste toscane. Lo spirito che sostiene l'attività dell'Osservatorio è lo stesso che contraddistingue in fondo il programma transfrontaliero marittimo Italia-Francia denominato Gionha. Per questo, riferisce l'assessore, sono stati stanziati 2 milioni e mezzo di euro dall'Unione europea. Serviranno alla salvaguard ia e all'osservazione degli habitat marini. Al progetto partecipano, oltre alla Regione Toscana, anche Liguria, Sardegna, provincia di Livorno e Corsica.
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