“Ufficiale superiore del genio Navale,in lunghi anni di tenace,intelligente,appassionato lavoro riusciva ,superando difficoltà di ogni genere,a realizzare,in cooperazione con pochi altri valorosi tecnici,e successivamente a perfezionare il mezzo d’assalto subacqueo della Regia Marina.Non pago del decisivo contributo portato dalla sua brillante intelligenza e dalla sua profonda cultura volle personalmente provare,collaudare ed impiegare in guerra l’arma insidiosissima.Nonostante fosse minorato nel fisico per questa attività ,inflessibilmente volle partecipare al forzamento di una delle più potenti e meglio attrezzate basi navali dell’avversario,conducendo lo strumento da lui ideato.Verificatosi nel corso dell’azione un ritardo,dovuto ad imprevisti incidenti tecnici,che avrebbe potuto compromettere l’esito,allo scopo di guadagnare tempo perduto e di portare a termine ad ogni costo il suo compito,decideva di rinunciare di allontanarsi dall’arma prima che esplodesse contro l’obiettivo.Col sacrifico della vita assurgeva,unitamente al suo secondo uomo rimasto a lui fedele fino alla morte,alla gloria purissima del cosciente olocausto.Esempio di elette virtù militari e di sublime dedizione alla Patria,oltre il dovere”. Queste le parole della motivazione della medaglia d’oro al valore militare che ho trovato navigando su internet nel sito del presidente della repubblica. Queste sono le parole con cui l’Italia onora Teseo Tesei. Sono parole che meglio di tanti libri scritti su Teseo ci fanno conoscere la vita . All’Elba Teseo è ricordato con strade,piazze, con la ex-caserma di finanza che portano il suo nome. La Marina Militare discendente della gloriosa Regia Marina mi pare che abbia qualche unità navale a lui dedicata e qualche sezione incursori subacquei del Comsubin a La Spezia. Facendo una piccola ricerca ho scoperto aspetti della vita dell’eroe che non conoscevo. Di tre di questi,che mi hanno davvero colpito e sinceramente commosso,voglio scrivere brevemente. “Nel luglio scorso gli italiani hanno condotto un attacco con grande decisione per penetrare nel porto,impiegando MAS e “siluri umani” armati da squadre suicide: questa impresa ha richiesto le più alte doti di coraggio” sono parole che Sir Edward Jackson, vicegovernatore di Malta, scrisse nell’ottobre del 1941 ricordando l’episodio del forzamento di una delle più potenti e meglio attrezzate basi navali degli inglesi: sono parole dell’avversario inglese. “Sono molto contento delle notizie che mi date sulla campagna e soprattutto per la nascita di due vitellini. Spero che si possano tenere per ingrassarli,bisogna cercare di riuscirci perché in questo momento c’è un gran bisogno di carne. Speriamo che quello che ancora deve nascere venga femmina. Se sarete anche voi d’opinione di tenerli non andranno castrati. C’è molta più convenienza. Mi hanno offerto del seme di rape di qualità molto buona,fatemi sapere se ne volete e quanto ne volete. Qui per le vacche fanno un gran uso di rape. Si può dire che è quello che fa svernare la stalla. Se siete dell’opinione si potrebbe incoraggiare i contadini ad aumentare la coltivazione. Per la cavalla,mi raccomando di non farle portare carichi pesanti,abbastanza avrà da lavorare di vendemmia. Mi raccomando la strada del pozzo,alla Coste. Non è facile che io possa venire di questi tempi. Se potrò ci farò un salto…” parole di Teseo contenute in una lettera spedita pochi giorni prima del forzamento di Malta in piena attività bellica: sono parole di un uomo che ama la vita. Il 16 agosto 1940 (il mese prima della missione a Malta in cui avrebbe trovato la morte) così scriveva all’amico fraterno Piccagli ”Caro vecchio Pic,ormai alla resa dei conti sento il dovere di chiederti l’ultimo abbraccio,…. io spero di servire la patria con lealtà ed onore fino all’ultimo….. Ricorda che lo spirito non muore con la morte. Solo la meschinità o il materialismo possono uccidere lo spirito. Addio e sii degno del nostro vecchio credo,dei nostri vecchi ideali. Teseo” Leggendo queste ultime parole ricordo l’accademia navale di Livorno, dove da giovane frequentai il corso allievi ufficiali di complemento per espletare gli obblighi del servizio militare.Di quel periodo della mia vita ricordo tante cose e tra queste la frase scritta sul piazzale d’armi e del brigantino “Patria e Onore”. Credo che anche Teseo l’abbia letta più volte e credo anche sia stato un vero patriota. Mi piacerebbe che a ricordarlo non fosse l’immagine, quella solita, in cui è vestito della tuta da sommozzatore –infelicemente usata per uno spot pubblicitario di orologi- ma quella nella quale è vestito da ufficiale della Regia Marina. Infine,cari amici,una riflessione finale,molto piccola. Mi sono domandato se parole come meschinità,materialismo,spirito possono essere attuali. Neppure con la più fervida immaginazione credo possiate conoscere quale sia stata la risposta.
teseo tesei