"Si dice piove - governo ladro, ora avete mai visto piovere di più che con questo governo?" Ci viene in mente mentre scroscia l'ennesimo acquazzone della stagione afferrata giusto ieri sera con la coda dell'orecchio di fronte ad un bar, non male anche se a pronunciarla è un signore che con tutta evidenza mostra tutta la sua partigianeria, e non ci riferiamo all'antigovernativismo, quanto alla sua palese repulsione nei confronti dell'elemento cositutivo della pioggia: l'acqua. E ulteriormente ripensandoci ci stupiamo della efficacia di una boutade così fulminante che in luogo del marciapiede limitrofo ad un bancone dove si spacciano dosi più o meno moderate di allegria etilica, potrebbe decentemente figurare nel repertorio di un cabarettista. "E' la legge del contrabbasso ..." come disse un politico in un una pubblica occasione, di poi incazzandosi perché oltre a ridere incominciammo a commentare: "Dum dum dum dum", è la legge del contrabbasso: non è affatto vero che ci sia relazione logica tra l'intensità delle precipitazioni pluviali e l'onestà di chi governa, ma è vero che una classe governante così ridicola che giunge a censurare i cabarettisti ed i satiri, finisce per trasformare in effici cabarettisti e divertenti satiri anche gli avvinazzati.
Pioggia e neve