Torna indietro

I detenuti di Porto Azzurro sottoscrivono per le vittime del terremoto

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 18 aprile 2009

In questi giorni, come tutti, abbiamo seguito con partecipazione la tragedia che si è abbattuta sulle popolazioni abruzzesi. Le immagini di devastazione e di strazio che i telegiornali hanno portato anche nelle nostre celle non potevano lasciarci indifferenti. Non potendo fare nulla di operativo in favore delle vittime del terremoto, non ci è rimasto che chiedere alla Direzione dell'Istituto di autorizzarci ad effettuare una modesta raccolta di fondi da far loro pervenire in segno di solidarietà. Tutti i detenuti che avevano anche solo 10 € nella loro disponibilità, hanno prontamente aderito all'iniziativa, donando tutto quello che potevano offrire. Così, abbiamo raccolto la somma di 750,00 €. Per farla pervenire alle vittime del terremoto, abbiamo deciso di affidarla, durante questa la Messa pasquale che ci ha visti tutti - detenuti, operatori e volontari - riuniti, all'Associazione di Volontariato che maggiormente ci è vicina e che da anni si adopera in tutti i modi in nostro favore. L'Ufficio dei conti correnti dell'Istituto consegnerà dunque entro qualche giorno la somma che abbiamo raccolto alla presidente dell'Associazione Dialogo, Sig.ra Licia Baldi, pregandola di farla pervenire agli organismi che soccorrono sul campo quelle popolazioni sofferenti. Con questo gesto non intendiamo affrancarci dalle nostre colpe - quando vi sono state -, o riscuotere indulgenze o pubbliche benemerenze. Perché per quelle c'è l'espiazione delle nostre condanne, che tentiamo di scontare subendole con compostezza, senso di responsabilità e speranza. Semplicemente, con l'offerta di un piccolo gruzzolo -perché molto piccole sono le nostre disponibilità ed i nostri salari di carcerati - anche noi detenuti vogliamo partecipare, da cittadini come tutti gli altri, al grandioso movimento di solidarietà e partecipazione con il quale milioni di italiani hanno subito risposto generosamente alla tragedia che si è abbattuta sulle popolazioni de L'Aquila e della provincia abruzzese. In questo momento politico nel quale non pochi gruppi parlamentari, sfruttando il sentimento di diffusa insicurezza instillato ad arte nella gente per bassi scopi elettorali e cavalcando lo slogan ingannevole della certezza della pena, hanno disorientato i sentimenti umanitari e di civiltà giuridica dei cittadini italiani e vogliono affliggerci e penalizzarci ulteriormente azzoppando la già martoriata legge Gozzini, quella legge che, dal 1986 in avanti, ha reso il carcere un poco più umano e vivibile sia per i reclusi sia per la custodia e gli operatori, ed ha permesso di conseguire un consistente calo della recidiva e della commissione dei reati in tutto il Paese, noi rispondiamo, non a parole, ma continuando a vivere il carcere e la nostra pena con serietà e compostezza, e partecipando nel solo modo che ci è possibile, ma da cittadini come tutti gli altri, alla sofferenza e alla tragedia di questi fratelli così duramente colpiti dal terremoto.


carcere porto azzurro

carcere porto azzurro