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A Sciambere della giustizia laconese

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 17 aprile 2009

Finalmente giustizia è fatta anche a Lacona, oggi venerdì 17 aprile 2009, Marta e Stani sono stati definitivamente sfrattati dalla casa dove hanno trascorso insieme a Franchina accudendola più che amorevolmente per 30 anni. Sono arrivati i Carabinieri a far sì che giustizia sia fatta, ma mutate le circostanze abbiamo idea che si potrebbe parafrasare De André "Il cuore tenero non è una dote - di cui sian colmi i Carabinieri - ma questa volta il giusto sfratto - lo eseguirono mal volentieri" In quella casa non c'è Bocca di Rosa ma Franchina, che non si dà pace, che piange da settimane, perché la Giustizia che l'ha definita incapace di intendere e di volere, ha stabilito che lei Franchina, la legittima proprietaria, debba essere affidata, come se fosse una cosa, anzi un gravame del pezzo di crosta terrestre che possiede, per i suoi ultimi anni, ad altre nuove sconosciute persone, ad altri affittuari delle sue proprietà. Lei Franchina che non è incapace di sentire e di amare quella che è stata per tanto tempo la SUA FAMIGLIA, continua a non poter volere, non intende e quindi deve adeguarsi, c'è chi pensa per lei. Ma, "siamo uomini o caporali?" o per restare sulle canzoni più vicine al nostro tempo "Are we human, or are we dancers?" siamo esseri umani o danzatori? Cosa contano gli affetti, cosa contano le lacrime di una vecchia signora con la testolina da bambina di fronte alla necessità di riaffermare anche a Lacona la certezza del diritto? Dura lex sed lex. Giustizia è fatta.


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