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Lettera aperta del sindaco Bosi al Ministro Altero Matteoli sulla Toremar

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 15 aprile 2009

Egr. Sig. Ministro, la vicenda della privatizzazione della Tirrenia, tema di acceso dibattito sia a livello nazionale che comunitario, riveste per il territorio dell’Isola d’Elba un’importanza strategica, sia sotto il profilo della sua sussistenza economica, sia dal punto di vista del livello qualitativo della vita dei suoi abitanti, fortemente penalizzato dalla necessità di reperire fuori dall’isola beni essenziali quali, ad esempio, prestazioni sanitarie e formazione scolastica. Ecco dunque che il mio ruolo di Sindaco di uno dei comuni elbani mi spinge a formularti alcune riflessioni e richieste. La decisione assunta dal Consiglio dei Ministri con il decreto del 13 marzo 2009, risponde a quesiti essenziali al fine della privatizzazione della società. Si stabilisce infatti con chiarezza che la cessione riguarderà l’intero capitale sociale, come apertamente sostenuto dalla Commissione europea, e che essa avverrà con un’unica “procedura competitiva, trasparente e non discriminatoria”, superando così definitivamente l’ipotesi di procedure diversamente articolate su base regionale. Preso atto di tali essenziali determinazioni, rimane peraltro a mio avviso insufficientemente affrontato e tanto meno risolto il problema delle garanzie del servizio universale e della continuità territoriale, semplicemente rinviato e delegato ai contenuti delle convenzioni previste dai commi 998 e 999 dell’art. 1 della Legge 296/2006. Il ricorso a tale sistema di sostegno pubblico per tratte rilevanti dal punto di vista sociale ma caratterizzate da forti diseconomie, risulta particolarmente incerto se solo si pensi che la stessa disciplina condiziona le convenzioni alla verifica da parte della Commissione europea della coerenza rispetto al regime comunitario. Il meccanismo risulta solo parzialmente integrato dalla previsione che i piani d’impresa degli aspiranti acquirenti di Tirrenia dovranno essere oggetto di una valutazione di coerenza con le citate convenzioni. Tale previsione, infatti, se non adeguatamente specificata nei bandi di gara, rischia di costituire al contrario una rinuncia a tradurre le esigenze di servizio pubblico in un onere per gli operatori privati a fronte dell’esercizio di tratte altamente remunerative. Questa stato di incertezza appare tanto più insostenibile se solo si pensa che insieme alle convenzioni è rinviata addirittura l’individuazione delle “linee da servire” e conseguentemente ripartizione delle risorse, peraltro esigue, a sostegno delle diverse realtà insulari. E’ proprio su questo aspetto, ancora impregiudicato, che a nome di questo territorio manifesto una profonda preoccupazione e chiedo un impegno di chiarezza affinché, in tale meccanismo di individuazione delle tratte da sovvenzionare, le esigenze dei cittadini di questa isola siano salvaguardate. Il settore dei trasporti deve infatti, per la sua fondamentale importanza strategica, essere terreno di scelte condivise che supportino le amministrazioni locali nei progetti di sviluppo e che, se penalizzanti, costituirebbero al contrario un grosso freno alla loro realizzazione . Oggi più che in altri periodi della sua storia questa isola ha bisogno di atti concreti dettati dalla sensibilità delle istituzioni per una condizione di vita che, se non adeguatamente sostenuta e salvaguardata, rischia di farci perdere importanti occasioni di crescita sociale ed economica. Cordiali saluti


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