Ci viene inviata da Legambiente la carta della vulnerabilità comunale degli edifici, comune per comune, pubblica dall’Espresso dopo il terremoto che ha colpito l’Abruzzo ed elaborata dal Centro Studi P.LIN.I.V.S.. Come potete vedere la qualità del costruito non è affatto eccelsa. La vulcanica Capraia è a massima vulnerabilità (Rosso, coefficiente 1,71 – 1,80); Rio Marina, Rio Elba e Campo nell’Elba (i Comuni con il maggior tasso di seconde case) e il Giglio sono nella seconda fascia di vulnerabilità (1,61 – 1,70); Capoliveri, Marciana e Marciana Marina in terza (1,56 – 1,60); Portoferraio in quarta (1,46 – 1,55). E’ evidente che anche da noi più che pensare a costruire ancora bisognerebbe pensare ad all’opera “pubblico-privata” più urgente ed essenziale: la messa in sicurezza e il recupero degli edifici esistenti e del territorio.
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