Centrodestra portoferraiese, manovre di ricomposizione. I giorni festivi non hanno segnato una vera pausa del faticoso lavorio con il quale il centrodestra portoferraiese prova a ricucire la serie di strappi causati dalle non sempre meditate o forse solo intempestive "discese in campo". Le riunioni si sono succedute fino al Venerdì di Passione nei locali dell'autoscuola Del Bruno, che pare diventata una sorta di head-quarter di quello che per comodità chiameremo Centrodestra Anti-Provenzali che ha il suo nocciolo duro (per quanto proponga la novità Marini) in una parte degli antichi sostenitori della Giunta Ageno. Non ci sono però segni tangibili di effettivo riavvicinamento anzi i segnali sono quelli di un gioco al rialzo che potrebbe risultare pericolosissimo. Per il centrodestra andare spaccato alla consultazione comunale (qui e altrove), sarebbe una scelta suicidiaria. Ed è almeno strano che a fungere da elemento mediatore sia in questo momento il Movimento Sociale la formazione della destra più estrema che non solo ha ammonito: "o lista unitaria o ognuno per conto suo", paventando che i nemerosi (3% almeno) suffragi di cui gode, al pari di quelli controllati da Vivere l'Elba di Fratti e dalla Lega di Damiani vengano a mancare al centrodestra, ma prendendo anche decisamente in mano il pallino delle trattative, convocando per le prossime ore gtli stati generali del centrodestra portoferraiese e chiamando in quella sede i candidati Provenzali e Marini al confronto. A Capoliveri la rottura tra Ballerini e la Sinistra ormai più che sancita con la notizia della formazione di una lista che sarà guidata da Corradino Martorella, un divorzio quello capoliverese tra PD e SD che non stupoisce più di tanto visti i pessimi rapporti che correvano tra il sindaco in carica e i consiglieri Briano e Pintore. Se si aggiunge che Ballerini ha tagliato i ponti anche con la potente famiglia dei Cardelli c'è da dire che ha avuto fegato. Il medico rischia grosso correndo in pratica con il solo PD alle spalle, ma se vincerà il merito sarà tutto suo. Se perderà gli verranno presentati i conti di una sconfitta potenzialmente evitabile. Per quanto riguarda Campo Elba si registra il ritiro del candidato Giancarlo Galli che era stato indicato dal cartello "Elba Protagonista", dimissioni che Galli presenta a chi lo aveva indicato lamentando di essere stato oggetto di violenti attacchi personali e ribadendo che aveva invece accettato pensando di essere un possibile fattore di unione del centrodestra. Ma mentre all'Elba è facilissimo trovare degli elementi di divisione, sub-divisione, e via così fino all'atomo, gli elementi unificanti sono merce introvabile.
Torre di Passanante