Il governo dichiari lo stato di emergenza: serve una messa in sicurezza immediata delle zone bruciate, è infatti fin troppo facile prevedere un prossimo disastro causato dalle piogge. Ognuno faccia la propria parte, a cominciare dal Parco Nazionale. Si è detto, giustamente, isolamento morale e concreto dei criminali incendiari: non esistono vie di mezzo tra loro e la legge, tra loro e i cittadini dell' Elba; quindi chi sa faccia nomi e cognomi, quindi le Forze dell' Ordine e la Magistratura considerino questi atti per ciò che sono, atti criminali gravissimi che richiedono di intervenire con tutti gli strumenti possibili e senza più sottovalutarne la portata. Sta diventando assordante il silenzio del Parco, Istituzione che ha visto andare in fumo gran parte della propria ricchezza ambientale; abbiamo alcune domande da fare al PNAT: perchè le zone tagliafuoco non erano state predisposte? ( l' unica fatta bene che c' era ha retto !! ). C' era o no , e se c'era, era operativo, un piano di pulizia del sottobosco? Ma sopratutto esiste un progetto complessivo, serio e concreto di manutenzione del bosco nelle isole del Parco? Già altre volte avevamo sottolineato questo, lamentando lo stato di degrado del patrimonio boschivo e affermando come oggi i boschi, specie all'Elba, rappresentano delle vere e proprie bombe a orologeria, in mancanza di piano di recupero e manutenzione degli stessi. Un Parco dimezzato , senza un presidente e una giunta nel pieno dei propri poteri è in grado di essere operativo quanto serve? Chiediamo si attuino, come ha chiesto anche il WWF, soluzioni analoghe a quelle del Parco Nazionale dell' Aspromonte, con il coinvolgimento, in fase preventiva antincendio, di tutto l' associazionismo e il volontariato disponibili, assegnando loro la responsabilità di aree fisse, con un premio proporzionale agli incendi che non vi sono stati. Un' applicazione di quel cambio di logica che i Verdi chiedono anche al governo: " Lo Stato dovrebbe fornire un contributo alle Regioni che prevengono ed evitano i roghi. Invece oggi i finanziamenti li prendono le Regioni che gli incendi provvedono ad estinguerli, alimentando così il circolo vizioso di un' economia distorta alimentata proprio dalle fiamme". E poi un' appello alle decine di istituzioni Elbane affiche si realizzi un progetto di educazione ambientele serio e duraturo, a far sì che nessuno, nelle generazioni che verranno, si trovi ad applaudire, prendendo per i fondelli, chi sta spegnendo un incendio.
incendio canadair 7/8