Ebbene si cari amici elbani, il primo partito per forza elettorale qui all'Elba non esiste. Si chiama Popolo delle Libertà ma appare chiaro come i suoi dirigenti regionali e provinciali lo trattino più da Popolo "bue" delle Libertà. A fronte del suo successo elettorale al partito locale è stato impedito di discutere, scegliere una linea e soprattutto scegliere i candidati a sindaco per le prossime amministrazioni. L'enorme base di questo partito non è stata chiamata a votare i propridirigenti, nemmeno quelli provinciali, che sono stati nominati dall'alto (una sorta di investitura divina). Immagino che nei prossimi giorni a Livorno verrà nominato il responsabile elbano del PdL. L'ennesimo schiaffo alla dirigenza elbana. Chi ieri brandiva la bandiera dell'"Elba agli Elbani" contro la sinistra asservita ai voleri piombinesi oggi si ritrova membro di un partito feudale che procede per investitura nella scelta della sua classe dirigente, in cui gli è vietato il dissenso (pena l'espulsione), dove gli iscritti e i simpatizzanti non hanno alcuna voce in capitolo né sulla linea politica e sugli obbiettivi da perseguire né sulle candidature che vengono scelte a Firenze e ratificate a Livorno.
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