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Controcopertina: Mare più caldo killer di coralli e spugne del Tirreno

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 11 aprile 2009

Hanno probabilmente trovato una spiegazione gli episodi di mortalità di massa e di stress di diversi tipi di invertebrati segnalati da alcuni subacquei anche nelle acque elbane. La rivista Proceedings of the Natonal Academy of Sciences ha pubblicato uno studio del Consiglio Superiore di Ricerche Scientifiche (Csic) della Spagna secondo il quale la mortalità di organismi invertebrati è il prodotto del riscaldamento globale. Secondo i dati del Csic l'estate marina si è allungata di oltre trenta giorni e l'aumento della temperatura del mare registrato fra il 1974 e il 2006 nel Mediterraneo ha provocato episodi di mortalità di massa di organismi che abitano il fondo marino. In periodi estivi estremamente lunghi e caldi, come quelli registrati dal 1999 al 2003, si sono prodotti processi di mortalità di massa sui fondali del Mar Ligure e in quasi tutto il Mediterraneo nord occidentale. A farne le spese sono diversi tipi di invertebrati, inclusi coralli e spugne, che risultano danneggiati spesso in maniera mortale dalle condizioni prolungate dell'estate. Gli scienziati del Csic, guidati da Rafael Coma, del Centro di studi avanzati di Blanes (Girona) spiegano che questi delicati organismi marini «Sopportano una durata normale delle condizioni avverse rappresentate dal periodo estivo ma non possono superare un prolungamento anomalo, specialmente se questo si produce in combinazione con temperature elevate in maniera anormale. La causa della mortalità di questi organismi è lo stress fisiologico dovuto alle limitazioni energetiche. Le alte temperature comportano un maggiore sforzo respiratorio e non c'é molto alimento disponibile, dato che gli elementi nutritivi non salgono dalle acque profonde più fredde a quelle superiori, più calde». Marta Ribes, ricercatrice dell'Istituto di Scienza del Mare del Csic, sottolinea che «l'aumento di episodi di mortalità produrrà cambiamenti profondi anche nella composizione delle comunità litorali che vivono negli strati superiori del mare». Secondo i ricercatori, per poter quantificare e limitare gli effetti del cambio climatico globale sugli ecosistemi, è indispensabile l'istituzione di osservatori per il rilevamento costante di dati ambientali


Gorgonie subacqueo fondale

Gorgonie subacqueo fondale