Dice un vecchio adagio riese: quando ti offendono, prima di rispondere conta fino a 25 e. magari, morditi la lingua tre volte. L’ho fatto, e in qualche misura sono riuscito a contenere lo sdegno per un attacco tanto mai riprovevole nei miei confronti, rivoltomi da gente con la quale ho condiviso anni di opposizione amministrativa.. Quale la causa? Avevo semplicemente, e soltanto, fatto una analisi della situazione politica e amministrativa di Rio, dopo le arcinote vicende preelettorali di questo ultimo periodo. Senza partigianerie. Tutto qui. Mi si dice che sono scaduto nell’antipolitica e addirittura che sono scaduto, con presunzione, nel peggiore qualunquismo di maniera, per aver sentenziato che la candidatura Alessi è calata dall’alto. Ebbene come stiano in merito le cose lo sanno tutti, è voce comune. e i fatti ne sono la più che evidente testimonianza. La cosa poi in fondo lascia il tempo che trova se valutata in se stessa. Diventa invece discutibile quando il tutto avviene, come del resto è avvenuto, dopo una lungaggine e dopo un tira e molla che ha disorientato la gente di Rio. C’è poi l’accusa di qualunquismo. Una accusa simile non mi è stata mai rivolta, direttamente o indirettamente, neppure dagli avversari della opposizione, tanto che per questo corretto comportamento dialogico intendo in questa sede ringraziarli. Mi viene ora da un gruppetto con il quale in passato ho fatto strada insieme,come portavoce in decine di interventi pubblici per Rinascita Riese, prima di farmi da parte perché non convinto di quello che stava profilandosi all’orizzonte. Perché? Do noia a qualcuno? Preferisco allora dare alla cosa la poca importanza che merita, rammentando tuttavia, a chi potrei riuscire sgradito, che non verrò meno alla consuetudine in trattare giornalisticamente le cose di Rio, come ho fatto molte volte nel passato, con trasparenza e onestà morale e intellettuale, e, soprattutto, non intimidito dal livore di attacchi sconsiderati come quello a cui mi riferisco in questa circostanza..
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