Dalla stampa trapelano notizie sconcertanti sulla gestione amministrativa della Comunità Montana dell’Elba e Capraia, non si sa se queste corrispondono a vero, tutti attendiamo fiduciosi che “la giustizia faccia il suo corso”. Fin’ora, però, i cittadini, ma anche i loro rappresentanti nelle istituzioni locali, hanno appreso solo dagli organi di informazione le tristi vicende di questi giorni. Dalla rassegna stampa abbiamo letto che i carabinieri hanno sequestrato gli atti che riguardano la gita a Montecarlo ma sono stati sequestrati anche i fascicoli riguardanti il settore idrico, l’ufficio relazioni con il pubblico, il Gal Leader 2. Gli organi d’informazione hanno riferito che le ipotesi di reato sono peculato, truffa e omissione di atti d'ufficio. Ci sono poi altre indiscrezioni sull’oggetto delle indagini: ditte che lavorano per conto della Comunità Montana (si legge senza gara d’appalto), assunzioni del personale, compreso quello della forestazione, uso (si legge disinvolto) degli automezzi dell’ente, uso delle carte di credito in dotazione agli amministratori (si legge che siano state utilizzate per sedute in palestra, sauna, acquisti di vestiario e pagamento di taxi), uso dei sessanta cellulari in dotazione ad un ente che ha quaranta dipendenti (si legge di un assessore che avrebbe totalizzato, in un solo bimestre, scatti telefonici per circa 3 milioni di vecchie lire), spostamenti di capitoli di spesa dal settore della forestazione a quello dell’editoria (si legge di un travaso di finanze da un settore all’altro, per coprire impegni diversi e non presenti nel bilancio). Dai “si dice” pubblicati dalla stampa viene a galla uno sperpero intollerabile di denaro pubblico frutto di una gestione a dir poco allegra, dove la gita a Montecarlo è solo uno dei tanti episodi. Il presidente Febbo si è dimesso ma non era il solo a deliberare e a usare le strutture della Comunità Montana. Si resta sconcertati quando si leggono i comunicati stampa del centro-destra, in cui FI-AN-UDC affermano che siamo di fronte ad: “una forsennata campagna diffamatoria e scandalistica, additando all'opinione pubblica gli obiettivi di uno sciacallaggio personale e politico inaccettabile”. Allora se i “si dice” non corrispondono a verità, anziché lanciare anatemi a destra e a manca, basta che il vicepresidente e gli assessori si presentino nei luoghi istituzionali deputati e facciano una bella smentita con dati (delibere e tabulati) alla mano.
rio marina panorama 9