Facendo seguito ad una interrogazione parlamentare che muoveva dalla stessa vicenda (la ristrutturazione del cosiddetto “Cantinone” di Capo d’Arco, comune di Rio Marina) presentata al Ministro dell’Ambiente On. Stefania Prestigiacomo, I tre deputati della Lega Nord POLLEDRI, RIVOLTA e NEGRO hanno presentato un’altra interrogazione al titolare del dicastero delle politiche agricole, alimentari e forestali On. Luca Zaia. Ma se nel primo dei due documenti ad essere chiamato in causa era soprattutto l’Ente Parco, in quello che presentiamo oggi l’attenzione dei parlamentari leghisti si indirizza verso l’operato del Corpo Forestale dello Stato Di seguito il testo dell'interrogazione: Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che: il Corpo Forestale dello Stato - organo di polizia giudiziaria - ha competenza istituzionale sulla vigilanza e controllo del rispetto delle norme nazionali urbanistiche ed ambientali; detto Corpo ha stipulato nel marzo 2008 una Convenzione con la Regione Toscana impegnandosi a vigilare e controllare anche il rispetto delle leggi regionali relative all'urbanistica, all'ambiente, ai boschi e foreste; il Corpo ha specifica competenza per la vigilanza e sorveglianza delle norme poste a tutela dei Parchi Nazionali oltreché competenza per il rilascio di pareri ai fini dell'istruttoria di competenza dei Parchi Nazionali per il rilascio del nulla osta previsto dalla legge n. 394 del 1991 -: - per quali motivi il Corpo Forestale dello Stato di Portoferraio (Isola d'Elba) non abbia segnalato nel rilasciare i pareri istruttori al Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano l'esistenza di evidenti e notorie violazioni di norme urbanistiche ed ambientali (relative alla legge regionale toscana n. 74/1984 e alla deliberazione del Consiglio Regionale Toscano 3 gennaio 1990 n. 47 - riguardanti la determinazione della ricettività turistica legata alla balneazione, dimensionamento e la cubatura dei nuovi insediamenti hanno come requisito essenziale il rispetto della ricettività per la balneazione, la cui mancanza determina l'azzeramento della cubatura. Violazioni che concretizzano posti letto quindi immobili abusivi) negli anni 2006 e 2008 relative all'immobile «Cantinone» posto in località Capo d'Arco del comune di Rio Marina (Elba), tenuto conto che attualmente è in corso la pratica Parco Nazionale n. 108/2008 avente per oggetto lo stesso immobile, sulla quale il Corpo Forestale dello Stato deve rilasciare il parere istruttorio ai fini del rilascio eventuale del nulla-osta da parte dello stesso Parco; - quali altri specifici interventi e segnalazioni (anche al Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano) abbia effettuato il Corpo Forestale per Capo d'Arco, in particolare per l'immobile denominato «Cantinone», a seguito delle segnalazioni allo stesso (Uffici di Roma, Firenze e Portoferraio) recentemente effettuate a mezzo posta elettronica relativi a problemi di abusivismo oggetto anche di recente pubblicazione da parte della stampa giornalistica locale; - se il Corpo Forestale abbia rilevato che il Piano Strutturale comunale di Rio Marina prevede l'edificazione nel Comprensorio di Capo d'Arco di un albergo, nonostante tutta la zona del comprensorio sia tutelata dal vincolato della legge forestale regionale n. 39 del 2000 e dal relativo regolamento forestale n. 48/R dell'8 agosto 2003, articolo 80; - se il Corpo Forestale dello Stato abbia rilevato che detto Piano Strutturale è privo della prescritta, obbligatoria rilevante VIA regionale; - quali interventi abbia fatto il Corpo Forestale dello Stato per l'intera Isola d'Elba in materia urbanistica e ambientale, posto che la violazione della ricettività turistica in rapporto alla capienza delle spiagge per la balneazione, è problema annoso, notorio, dibattuto e che riguarda tutta l'isola, gravemente deficitaria, con immobili eccedenti le prescrizioni di legge e quindi abusivi. Superfluo ci pare sottolineare quanto sia politicamente “duro” l’atto parlamentare della Lega Nord, che pare un vero e proprio attacco al CFS dell’Elba, o almeno al suo “modus operandi”, e non solo per quanto riguarda la specifica vicenda dell’esclusivo comprensorio turistico, poiché si chiede ai Forestali conto anche della loro operatività sul resto del territorio dell’Isola.
capo d'arco dal mare