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Dalla vetta del Capanne

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 07 agosto 2003

I castagni, le vigne, la macchia, fanno parte di noi. Un pezzo della nostra storia non c’è più, polverizzato da due notti di fuoco. Gli elbani prima che pescatori sono contadini, per noi la terra è stata tutto, adesso dove è passato il fuoco non c’è più niente. Faceva un effetto strano il fuoco. Appena passato, con il vento che ci soffiava sopra, si lasciava dietro come una scia di lava, ho visto molte persone che non trattenevano le lacrime. Ci sono state scene toccanti, come quel signore che cercava la sua capretta, chiamandola per nome, tra le stoppie annerite. Siamo saliti in cima al Capanne con l’elicottero della Regione, c’erano chiazze di verde in mezzo ai crateri lunari, qualche fumacchio, una desolazione infinita. C'erano crinali irriconoscibili, l'isola ha cambiato volto in una notte. Abbiamo fatto un lavoro di bonifica sasso per sasso. Non c’è rimasto altro in molti posti che i sassi. Ci vorranno anni ed anni di lento lavoro della natura per ricreare quello che se n'è andato diventeremo vecchi ed i nuovi castagni non saranno ancora come quelli che abbiamo perso. Dobbiamo però scuoterci tirare fuori le unghie, smettere presto di piangere quello che abbiamo perso, e difendere con tutte le nostre forze quello che ci rimane, che è moltissimo e che ha un valore immenso per noi e per il resto della gente.


Incendio da elicottero S.Piero

Incendio da elicottero S.Piero