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Il paragnosta e il fiasco voto"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 04 aprile 2009

Sono un paragnosta? Con il sapore dolce- amaro delle cose che un po’ fanno ridere, un po’ fanno piangere, mi sono addormentato, ieri sera, con in mente le immagini, non proprio edificati, del nostro Premier che, dopo aver richiamato ad alta voce l’attenzione “dell’abbronzato” Presidente USA, riusciva ad ottenere una sua personale “photo opportunity”al Vertice londinese del G20, festeggiando con il pollice alzato, come se avesse vinto un gran premio di formula 1, il ritratto insieme ad Obama ed a Medlelev. Forse a ragione di queste straordinarie immagini il mio sonno è stato molto turbato e stamani mi sono svegliato presto con una idea che, in maniera quasi ossessiva, mi frullava in mente, forse anche per gli impropri richiami berlusconiani, alla riunione dei suoi aficionados (solo i nostri asserviti media possono chiamare Congresso una tale adunata di gratificati o gratificandi), a Sturzo e De Gasperi, due Personaggi che stanno a Berlusconi come l’acqua santa al diavolo. L’idea, da bravo democristiano come fui e sono, era per quel bravo fioeuil di Pierferdi, in procinto di lanciare l’ennesimo tentativo per fare il grande centro che non c’è. Io mi limiterei – ho pensato- a recuperare il filmato di De Gasperi alla Conferenza di Pace di Parigi (So che tutto, salvo la vostra personale cortesia, è contro di me…) ed in contemporanea trasmettere il più recente filmato londinese con il Nostro, come al solito, a ruota libera, sperando sempre di piacere. Qualche ora dopo ho partecipato alla prova generale di quello che dovrebbe diventare “Il Partito della Nazione” e, con mia grande meraviglia, ho visto proiettato proprio quel filmato, assieme a quello di Don Luigi per i “liberi ed i forti”. Che succede mi sono domandato? Possibile che in così tarda età io abbia sviluppato poteri tali da far inverare da altri un mio pensiero? Poi mi sono dato una calmata ed ho cominciato a pensare che probabilmente questo accade perché la misura è colma. Senza nostalgia ne ho tratto ragione per una qualche speranza. On.Pino Lucchesi Caro Pino Che tu sia paragnosta non avevo dubbi, giusto qualche giorno fa chiacchierando con un comune amico avevo notato che gran paragnosta che sei (quando ti ci impegni). Nel caso di specie prevedere le mosse di Supercafy (come ormai lo chiamo affettuosamente) sta però diventando più facile: uno deve solo sforzarsi di immaginare, sull'argomento che il nostro amato intende affrontare, la più grande delle stronzate, la più assurda assurdità e moltiplicare per due; se poi si rovescia il ragionamento facendolo diventare un'esternazione diametralmente opposta, disponiamo non solo della previsione della favata quotidiana ma pure della sua preventivabile smentita successiva. Circa il discorso dell'auto-incoronazione e dei richiami alle millantate radici ho passato un brutto quarto d'ora pensando alla storia rivisitata da Supercafy e a quello che potrebbe essere un libro di testo delle elementari (unico per tutta Italia con l'imprimatur di quella gran foca della ministra Gelmini, che applaude sempre a sé medesima con i gomiti stretti ai fianchi, a mo' di pinne d'otaria, appunto) il sussidiario dell'era berlusconiana, che nella sezione grammaticale eliminerà la fastidiosa differenza tra condizionale e congiuntivo abolendo uno dei due ed in quella storica racconterà che il padre ideologico di Supercafy è Bettino (per quante colpe abbia avuto non me la sento di affibbiargli una tale responsabilità) ed il nonno è De Gasperi. Ma anche io ho trovato poi speranza e consolazione nei report della Kermesse, mi è accaduto notando quanti ex-comunisti, quanti ex-massimalisti, quanti ex-rivoluzionari puri e duri, adepti di questo nuovo culto erano lì a cantare "anch'io festevole corro ai tuoi pie' - e meno male che Silvio c'è", me li sono rivisti coll'Eskimo e le sciarpe rosse ostentate, ho ripensato queste fave ingrate (on peut le dire?) quando mi contestavano (qualcuna pure personalmente) da sinistra. Non è una cosa seria anche se è grossa - ho pensato - non può essere una cosa seria se ci sono questi dentro, non è un'idea, è una ubriacatura collettiva. E prima o poi le sbornie passano, certo ti resta il mal di stomaco, l'emicrania e il fisco voto, ma passano.


Fiasco di vino

Fiasco di vino