Legambiente: “Scongiurati gli aspetti più dannosi per il territorio. Ora le Regioni ne facciano strumento per promuovere la riqualificazione energetica e non la leva per nuove speculazioni edilizie” “Bene aver bloccato gli aspetti più dannosi per le nostre città e paesaggi, molta attenzione però, dovrà essere posta ora sulle decisioni delle Regioni che ereditano, sostanzialmente, una scatola vuota, da riempire di regole e contenuti” E’ abbastanza positivo il commento di Legambiente al Piano Casa, visto che l’attuale accordo pare scongiurare la possibilità – prevista nelle prime proposte del Governo – di costruire e cementificare ovunque senza necessità di particolari autorizzazioni. “La palla passa ora completamente alle Regioni – ha dichiarato il vicepresidente di Legambiente Sebastiano Venneri – che dovranno dare a questo strumento un senso utile e fruttuoso senza trasformarlo nel grimaldello per autorizzare scempi sconsiderati. Per questo la nostra associazione creerà subito un osservatorio specifico per vigilare sulle scelte delle Regioni, affinché scelgano la strada dell’innovazione e della riqualificazione energetica del patrimonio edilizio”. Gli obiettivi di efficienza e modernità potranno essere raggiunti solo con l’obbligo di fornire la certificazione energetica di tutti gli edifici sui quali si interviene alle Regioni e inserendola a regime per tutte le compravendite, come previsto dalla Direttiva Europea, con il vincolo di legare tutti gli interventi all’integrazione di pannelli solari. “Inoltre - sottolinea Venneri - sarebbe utile che nel momento in cui si introducono alcune semplificazioni, queste riguardino in primo luogo la possibilità di rendere la vita più semplice a chi vuole installare un pannello solare sul tetto, rendendolo un atto libero in tutti gli edifici non vincolati”.
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