La Pasqua dei carabinieri celebrata al SS. Sacramento
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : sabato, 28 marzo 2009
Sicuramente sentita la celebrazione di Giovedì 26 marzo, presso la Chiesa del Santissimo Sacramento di Portoferraio, dove, in preparazione della Santa Pasqua, è stata celebrata dal Cappellano Militare della Regione Carabinieri Toscana, Don Mauro Tramontano, unitamente alla presenza di Don Salvatore Gallo, la Santa Messa per il Precetto Pasquale. Il Comando Compagnia Carabinieri di Portoferraio, con i militari delle 6 Stazioni dell’Isola dell’Elba, ben rappresentate dai Comandanti e dai loro uomini, insieme ai familiari, si è raccolto nella stupenda cornice della Chiesa del Santissimo Sacramento per prepararsi al periodo cristiano della Pasqua. Con l’Arma in servizio attivo, hanno partecipato alla celebrazione anche i rappresentanti dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri - Sezione di Portoferraio, guidati dal Presidente App. Sc. Michele Giuzio. Numerosa anche la presenza degli elbani, che con la propria affettuosa presenza, senza espressi inviti formali, hanno voluto testimoniare la stima rivolta all’Istituzione, e primo tra tutti il Sindaco di Portoferraio, Roberto Peria, che ha preso personalmente parte al momento religioso. L’occasione è stato un momento importante non solo sotto l’aspetto religioso, ma anche per il supporto morale dato ai Carabinieri in servizio, ai militari in congedo e alle famiglie dei Caduti nell’adempimento del loro dovere: un momento che ha sicuramente rinsaldato ulteriormente il legame tra l’Arma dei Carabinieri e la popolazione dell’Isola d’Elba. Inoltre, anche quest’anno, in occasione della Santa Pasqua, i Carabinieri hanno voluto dare il loro personale e generoso contributo in denaro per quanti sono più sfortunati e poveri, memori dell’insegnamento del Signore Gesù: “quanto fatto al più piccolo dei miei fratelli è stato fatto a Me!”, come ha ricordato Don Mauro nella sua intensa omelia. La somma messa a disposizione dai Carabinieri della Regione Toscana sarà devoluta per la cura di bambini orfani malati di AIDS, anche perché l’immagine del Carabinieri accanto ai bambini appartiene all’Arma per tradizione.
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