La Lista Comune Protagonista, il centro-desta di Rio Marina, per giustificare quel che è accaduto ed accadrà in campo urbanistico nel comune che governa, accusa Legambiente di complicità edilizia con il Comune di Rio nell’Elba. Per loro comodità riassumiamo brevemente cosa ha fatto Legambiente in questi anni contro la cementificazione di Rio nell’Elba, almeno da quando esiste Legambiente all’Elba, visto che prima, al momento dell’approvazione dei precedenti strumenti urbanistici dovrebbe averlo fatto prima l’opposizione democristiana e poi quelle di centro-destra, che invece sono state sempre silenti o hanno addirittura approvato o chiesto che si cementificasse ancora di più. Legambiente ha più volte criticato l’operazione Padreterno Legambiente ha fortemente criticato e denunciato quello che è avvenuto nella valle dei Mulini e nelle vicinanze, criticando sia ampliamenti, costruzioni di strade, nuove costruzioni (compresa la Coop) presentando numerose segnalazioni al comune ed alle forze dell’ordine; Legambiente ha presentato (al contrario del centro-destra) osservazioni precise e circostanziate agli strumenti urbanistici del Comune di Rio nell’Elba; Legambiente ha criticato il Regolamento Urbanistico e sottolineato che alcune operazioni erano in contrasto con la presenza della Zps e del Parco; Legambiente ha denunciato alcune operazioni urbanistiche nelle frazioni di Bagnaia, Nispoto e Nisportino. Legambiente ha anche apprezzato il forte impegno dell’amministrazione di Rio nell’Elba per la salvaguardia di Cerboli, mentre a Rio Marina si osservava sulla vicenda un imbarazzato silenzio forse dovuto ai trascorsi politici-amministrativi-edilizi che hanno avuto alla Piaggia alcuni dei protagonisti di quell’affaire. Verso Rio nell’Elba, o verso altri Comuni cosiddetti di centro-sinistra, Legambiente non ha mai avuto nessun occhio di riguardo o concesso “oscar”, non ha fatto cioè quello che, al contrario, quando si trattava di costruire, è stato loro quasi sempre riservato da opposizioni di centro-destra, quasi sempre silenti, quando non erano benevole o allegramente complici. Basterebbe leggersi il dossier di Legambiente “La Torta di Cemento” sui Piani strutturali elbani per capire che quanto dice il centro-destra piaggese è l’ennesimo disinformato polverone per coprire l’ennesima brutta figura di chi ha verso Legambiente una avversione così rabbiosa da non far più ragionare politicamente. Che poi Legambiente non abbia manifestato preoccupazioni per il vecchio ripascimento del Cavo è una semplice furbesca idiozia politica, l’unico “peccato” di Legambiente in quella vicenda è stato quello di non essere andata a riunioni alle quali nessuno l’aveva invitata. Tutto questo è noto, ci sono gli atti pubblici e le pagine dei giornali, ma non crediamo che, semplicemente, il centro-destra piaggese non sappia leggere o sia ignorante di fatti così complicati, il problema è che non vede e non legge quel che non gli fa comodo, il problema è un culto del capo che offusca il ragionamento ed espone a pessime figure. Che poi a Legambiente le critiche di non essersi battute contro il cemento selvaggio vengano da signori che hanno approvato un Piano Strutturale da più 200 mila m3 in un Paese con meno di 2.000 abitanti e due mega operazioni edilizie a Capo d’Arco e Villaggio Paese (senza parlare del resto) e da uomini che militano in Partiti che hanno approvato 3 devastanti condoni edilizi e si apprestano ad approvarne un altro preventivo che si annuncia ancora più incontrollabile farebbe ridere… se non ci fosse da piangere.
Ginestra rio elba 2