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Dibattito interno al PD dopo le ultime dichiarazioni del Segretario Nazionale

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 20 marzo 2009

Mi ha fatto piacere sentire Dario Franceschini invitare i giovani democratici a “sporcarsi le mani” e rispolverare il “diritto all'utopia”. Il segretario del Pd, dal palco dell’assemblea nazionale dei giovani, li ha esortati: «Non declinate la vostra apparte­nenza in base al nome di un leader o dell'altro, (…) dividetevi in ba­se alle idee, ai progetti». Io, negli ultimi due anni, ho lavorato per ricostruire i DS e mi sono impegnato per la nascita del Partito Democratico all’Isola d’Elba, oggi il mio ruolo è quello di “accompagnatore” verso quel processo riformista e di rinnovamento che deve portare alla nascita di una nuova classe dirigente. Compito questo che condivido con altri coetanei vicini ai sessant'anni o che tale traguardo lo hanno superato da tempo. Un obiettivo, finora, raggiunto solo in parte seppure la metà dei segretari degli otto circoli isolani del Pd abbiano meno di trent’anni. Alcuni, fra cui il segretario intercomunale, sono quarantenni. Molti, fino a un anno fa, vivevano lontani dalla politica. Per “sporcarsi le mani”, però, occorre che questi giovani siano impegnati non solo nella vita di partito, ma anche nell’azione amministrativa. Penso alle prossime liste comunali, ciò nondimeno alla futura rappresentanza elbana del Partito Democratico nel consiglio provinciale. L’Isola d’Elba dovrà essere rappresentata pure nella giunta provinciale dove, tuttavia, la nomina è di esclusiva competenza del presidente, questo sia in base alla legge, sia secondo una prassi oramai consolidata. Auspico che la scelta del “nostro” assessore cada su una figura femminile. Una classe dirigente, mi preme sottolinearlo, deve essere capace di ascoltare i cittadini, quindi superare i personalismi a favore delle idee e, nel caso specifico, impegnarsi per realizzare il Progetto per l’Elba del Pd; oltre a ciò, ha l’obbligo di difendere, se necessario anche a “brutto muso”, gli interessi dell’Elba e degli elbani Lorenzo Marchetti Caro Lorenzo, sporcarsi le mani è proprio il punto di partenza. Voglio fare un breve esempio: il "vassallaggio" Papi si concluderà con questa legislatura e ci troveremo davanti ad una partita da giocare quasi tra armi pari. Una grande occasione, ma se la nostra lista non sarà "all'altezza" della situazione, se tutte quelle persone dalla faccia giovane e pulita e con i cervelli in movimento, non si decidono a "buttarsi", saremo di nuovo perdenti. Cosa voglio dire spero sia chiaro, un invito a tutti quei giovani che hanno una coscienza civica e politica formata e che si impegnano (in qualsiasi forma) nella vita sociale di un paese, a candidarsi e a "sporcarsi le mani". Da questo invito parte la mia riflessione su cui vorrei anche il mio partito, si fermasse a pensare. In una provincia forte come la nostra abbiamo la possibilità di formare amministratori di domani, con tempi molto più rapidi rispetto al resto d'Italia. I giovani di oggi, alle prossime amministrative e provinciali, saranno cinque anni più vecchi e senza questi cinque anni di esperienza. Il nostro collegio nelle ultime provinciali, non me ne voglia Mario Martorella, ha espresso un “giovane sessantaduenne” che se sarà rieletto alla fine della prossima legislatura avrà settantadue anni. Io vorrei proprio invertire questa tendenza partendo dal nostro territorio. Per questi motivi, non vorrei che ai ragazzi con le "mani sporche" si preferisca gente con i capelli bianchi o anche brizzolati. Medesima riflessione per l'assessore, non so quanti volgarmente “ce ne toccherà”, però non vorrei qualcuno calato dall'alto, riciclato da qualche altra carica o parcheggiato in attesa di incarichi più importanti. Le province non devono essere l'esercito di Matusalemme. Un abbraccio, Davide Solforetti L'argomento di discussione proposto da Lorenzo Marchetti, e raccolto da Davide Solforetti, è molto interessante e merita di essere preso in considerazione. Anche io, come Lorenzo, sono rimasto piacevolmente sorpreso dalle dichiarazioni del nostro segretario Franceschini in cui invitava i giovani a "sporcarsi le mani" con la politica, a candidarsi alle amministrative e occuparsi del nostro partito. All'Elba, per quanto riguarda l'impegno in politica e nel partito, rispetto agli altri partiti presenti sul territorio, il Partito Democratico ha dato prova di vero rinnovamento. Basta pensare che 4 degli 8 segretari di circolo sono sotto i trenta anni. Adesso manca la seconda parte, quella che riguarda nel concreto la possibilità di creare una nuova classe dirigente che guardi al futuro senza troppi rimpianti per un passato troppo spesso idealizzato, una nuova classe dirigente libera dal peso delle ideologie e delle divisioni che ha impedito all'Italia di avere un grande partito riformista. Anche dal nostro territorio deve partire questo impulso indispensabile per non far fallire il progetto del Partito Democratico e quale migliore occasione si può usare se le amministrative come palestra per formare i nostri giovani? E proprio in questo senso va la dichiarazione del segretario regionale Manciulli che promette un eletto sotto i 30 anni in tutti i comuni toscani che vanno al voto. Il PD dovrà essere portatore di rinnovamento sull'indicazione dei candidati a ricoprire ruoli istituzionali e membri di enti locali. In passato, troppo spesso, si è assistito alla scelta dei candidati e in base a quelli gli si è cucito addosso una serie di criteri. A parer mio il lavoro da fare è l'esatto contrario: stabilire dei criteri ben precisi e in base a quelli individuare in candidato che li soddisfa maggiormente. Solo così potremo dotare la nostra isola di una classe dirigente seria e preparata, ma che soprattutto sia all'altezza delle sfide a cui la sottoporrà il futuro. Dario Ballini


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