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WWF: reagire contro i criminali incendiari

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 06 agosto 2003

Un incendio delle proporzioni di questo che ha devastato, in una notte, tanta parte del territorio del Parco nazionale dell’arcipelago toscano tra Sant’Ilario e San Piero, per gli ambientalisti del WWF è una ferita profonda. Non si trovano facilmente le parole giuste per esprimerla. Sicuramente tra due o tre anni il vigore della vegetazione che fa dell’Elba un’isola verde, contro tutto e contro tutti, avrà ripreso il sopravvento e la ferita sarà quasi rimarginata. E’ stato così per gli incendi degli anni scorsi, lo sarà anche per questo. Ma perché questo attacco continuato, a orologeria, contro l’ambiente e l’economia turistica dell’Elba? Forse fra i tanti ospiti che affollano le spiagge ed il mare dell’Elba molti non si accorgeranno nemmeno che nel comune di Campo, sopra i paesi di San Piero e Sant’Ilario, tanta parte della montagna che prima era verde ora è nera. L’Elba è sufficientemente grande perché accada anche questo. Invece il danno sarà maggiore in bassa stagione, quando i turisti di settembre ed ottobre, nelle loro escursioni nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, potranno ancora apprezzare la ricchezza geologica ed archeologica dell’Elba, la conformazione del territorio, ma non più la varietà biologica della vegetazione che tanto caratterizzava questo versante sud dell’isola e del Parco Nazionale. Le pinete ed i castagneti alle pendici del Monte Perone, il verde andato in cenere, allora mancheranno a molti. Non è giusto infierire così sull’ambiente. Gli incendiari, che danno il meglio di sé innescando all’Elba facili incendi notturni, e non solo all’Elba, quando i Canadair e gli elicotteri non possono volare, sono i primi nemici della società e del benessere economico delle popolazioni colpite. E speriamo che almeno sappiano, nella loro abissale incoscienza, che sui terreni percorsi dal fuoco la legge vieta per quindici anni ogni tipo di edificazione. Guardiamoci intorno. Chiudiamo al transito nelle ore notturne le strade più a rischio. Difendiamo la nostra piccola ma civile comunità. Con lo stato di pericolosità, che è sotto gli occhi di tutti, queste cose si possono e si debbono fare. La macchina dell’antincendio (militare e civile), i tanti volontari accorsi, all’Elba hanno dato il massimo, come al solito e forse di più. Il WWF li ringrazia. Il resto lo devono fare le persone normali, i cittadini: Reagire contro questi pazzi, questi criminali, questi vigliacchi .


fuoco incendio boschivo

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