Carissimo elbareport, in merito alla dotta traduzione di "quella boiata pazzesca di esaomportoelba" in “limitare al minimo le cementificazioni costiere ed in ogni caso far sì esse che non divengano occasione per bruciare altro territorio con la creazione di volumi abitativo-commerciali", ammetto che apprezzo la chiosa e trovo espresso in modo chiaro il pensiero che mi anima. Trovo tuttavia che il metodo dell'annuncio roboante, da sempre amato dalla politica mediatica e portato al suo massimo sviluppo dall'attuale padrone del consiglio, con il quale la giunta di PF ha presentato e fatto proprio il progetto teso a "incrementare al massimo la cementificazione costiera e in ogni caso a far si che essa divenga l'occasione per bruciare altro territorio con la creazione di volumi abitativo-commerciali" sia deleterio in se stesso e si concretizzi in una sostanziale fregatura per i destinatari dell'annuncio. Mi spiego: Se realmente la richiesta inevasa di posti barca è pressante trovo doveroso che la giunta locale, mancando ancora purtroppo una giunta d'isola che potrebbe integrare e armonizzare vari interventi (vedi Rio Marina, Marciana Marina, Porto Azzurro ecc.), se ne occupi e valuti l'intervento tenendo conto sia della domanda che della situazione ambientale in cui l'intervento viene ipotizzato. Tener conto dei vari aspetti significa in soldoni individuare una forbice ipotetica che ci permetta di definire un numero minimo di posti barca che l'utenza chiede di realizzare (e teoricamente quasi completamente occupati fin dal completamento), un numero massimo di posti barca organizzabili in uno specchio di mare che ha dimensioni ed equilibri spero conosciuti e le tecnologie disponibili. Dal rapporto fra i due numeri, il primo minore del secondo, o il contrario, o una sostanziale parità è possibile cominciare a ragionare. Una volta definita con accettabile approssimazione, e presentata ai cittadini, la situazione nei suoi vari aspetti (richiesta dell'utenza, impatto ambientale prevedibile - e attendibile - ricaduta economica prevedibile - e attendibile - in rapporto all'investimento ecc.) la giunta provvede, trattandosi di un progetto di interesse generale, che cioè coinvolge la vita di tutti i portoferajesi, a definirne le linee guida e a stimolare eventuali manifestazioni di interesse da parte di investitori privati o consorzi o cooperative ecc. ipotizzando un intervento contenuto, sobrio e possibilmente reversibile, semmai tale da poter essere successivamente implementato se le condizioni generali lo richiedono e lo permettono, ad esempio con un sistema modulare. La questione, per l'appunto quando si trattano argomenti generali che coinvolgono la qualità complessiva dell'esistenza degli abitanti di un comune, va affrontata, pur trattandosi di un tema politico, utilizzando tutti gli strumenti scientifici che possono essere disponibili. Il resto, ville, appartamenti, centri commerciali, se non ne viene credibilmente dimostrata la necessità e la compatibilita ambientale, è solo fuffa, se non danno vero e proprio. Per questo, nel mio cervellino di cozza, continuo a pensare a esaomportoelba come ad una boiata pazzesca. Scusa il pistolotto, il mitile ignoto P.S. Avviso ai candidati: più che d'accordo per Cala dei Frati e Forte Stella. (vedi elbareport del 15.03.09 "a sciambere del sine qua non"). Dotta cozza due cose soprattutto, usava dire un nostro predecessore, muovono il mondo: per la prima si possono usare eufemismi poetici e delicati quali amore e affetto ma sempre la susina (o più paritariamente ed educamente il sesso) rimane, per la seconda si può parlare di sviluppo, progresso etc ma sempre di quadrini normalmente mal distribuiti si tratta. Atteso che su questo versante molto si è spinto tirato e mosso, non comprendendo come la susina possa entrarci ci tocca rassegnarci al fatto che dietro ci siano interessi economici di grandissima rilevanza di fronte ai quali anche le esigenze di una così piccola frazione del pianetta debbono cedere il passo. Ragione per la quale io e lei dobbiamo adeguarci alla massima "Se così vole il padrone - che t'importa a te coglione?". Dobbiamo smetterla cara cozza, di porci superflue, oziose questioni come quella relativa ad una eventuale gestione integrata e coordinata di tutte le potenzialità di approdo esistenti o ricavabili con interventi limitati e migliorativi all'Elba, credere obbedire e combattere nel segno della diportualità ad libitum, della deregulation marittima e dobbiamo far finta di credere a chi ci dice che, a ridosso delle elezioni si affronterà perfino una discussione popolare su una delle operazioni più invasive ed impattanti degli ultimi decenni. Conteniamoci! Eccheccazzo!
euro
esaom aerea