Oltre ai servizi preventivi contro le stragi del sabato sera, la Compagnia dei Carabinieri di Portoferraio ha attuato durante lo scorso weekend anche una serie di servizi per contrastare i reati in materia di sostanze stupefacenti. Complessivamente 4 uomini in borghese si sono alternati nelle serate di venerdì, sabato e domenica nei locali dell’Isola d’Elba per prevenire traffici illeciti e lo spaccio di sostanze vietate dalla Legge. Il risultato è stato il sequestro di un etto di hashish e la denuncia di un cittadino italiano di origini marocchine. Nell’ambito di questi servizi, i Carabinieri sono riusciti ad individuare C. I ., 30enne, marocchino, residente in Italia, mentre entrava all’interno di un locale notturno a Capoliveri, apparente per consumare qualcosa da bere. Tuttavia il suo comportamento era sembrato particolarmente strano ai militari dell'Arma, considerato il nervosismo e l’agitazione con cui il giovane si guardava attorno, probabilmente per assicurarsi che non ci fosse all'interno del PUB nessun rappresentante delle forze di polizia o forse per cercare qualcuno a cui vendere la sostanza che portava occultata sotto la giacca. Improvvisamente però, quasi senza spiegazione, il giovane aveva cambiato idea, allontanandosi velocemente dal locale. Per questo motivo i Carabinieri vestiti con abiti borghesi avvertivano la Centrale Operativa di Portoferraio, richiedendo il supporto di militari in uniforme per bloccare e perquisire il soggetto, che nel frattempo veniva pedinato. I Carabinieri della Stazione di Porto Azzurro, giunti nel frattempo sul posto, bloccavano l’individuo e lo portavano presso il Comando Arma per approfondire gli accertamenti. Pur risultando l’uomo privo di precedenti specifici, al termine della perquisizione personale, veniva trovato in possesso di 100 gr. di sostanza stupefacente del tipo hashish, verosimilmente appena acquistati, e quindi denunciato all’A.G. per traffico illecito di sostanze stupefacenti. Lo stupefacente è stato quindi sequestrato e l’uomo subirà le sorti che il Giudice del Tribunale di Livorno deciderà per lui.
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