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Controcopertina:- SD di Portoferraio sul progetto "water front"-Il Gioco e la candela

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 18 marzo 2009

Cara Elbareport, dal resoconto della riunione dell’Isola e la Città riportata ieri sulle tue pagine, appare come se, su un tema che - concordiamo - è decisivo per la qualità o meno dello sviluppo della città e dell’ Elba - i consiglieri e gli assessori di Sinistra Democratica (e dei Verdi) a Portoferraio, abbiano appoggiato un progetto di recupero e riordino delle aree portuali (‘Water Front’ per gli esterofili), caratterizzato da "interventi di grande impatto ambientale… ecc". Per evitare almeno le polemiche costruite sul niente, visto che bastano ed avanzano quelle che già ci sono a tenere lontana una bella parte di cittadini dalla cosa pubblica, vorremmo ricordare che il progetto presentato, nelle finora scarse discussioni extramoenia (cioè fuori dalla cerchia ristretta degli Amministratori), ha già avuto da diversi consiglieri e dirigenti delle forze di sinistra, osservazioni critiche: molti no alle ville a Punta della Rena ad esempio, o perplessità sul mercato del pesce lontano dal centro storico, o la raccomandazione che nel realizzare i posti barca (ambientalmente sostenibili e ad evitare l’ ancora selvaggia nella baia), si tenga conto dell’interesse pubblico di garantire una quota da aggiungere alla gestione della Darsena medicea. Queste cose le abbiamo dette anche in presenza e in sintonia di consiglieri che fanno riferimento al gruppo dell’Isola e la Città. Altra osservazione che ribadiamo, di metodo questa volta, è stata quella che occorra favorire una più ampia conoscenza del progetto per consentire a tutti, categorie e cittadini, di poter dire la loro, in modo da realizzare vera partecipazione sulla scelta più importante dei prossimi anni. Fare osservazioni, però, non può significare per noi buttare via il bimbo con l’acqua sporca. Siamo insomma convinti che vada accettata la sfida dello sviluppo, ponendosi il problema di farlo con il timone ben rivolto sull’interesse pubblico. Certo, il percorso delle osservazioni sul progetto urbanistico delle aree portuali è appena iniziato, anche all’interno del gruppo di lavoro sul programma della coalizione che ha deciso di sostenere il Sindaco uscente e il completamento/rilancio del programma: pensiamo siano tutti d’accordo per accelerare una discussione sulle aree portuali e per portarla rapidamente all’esterno per il confronto. Il problema è sempre il solito: evitare da un lato di chiudersi nell’immobilismo per timore di impattare’ e, dall’altro, non usare la frenesia del ‘fare’ per consentire operazioni puramente speculative e voraci di territorio. La garanzia dell’equilibrio, ne siamo convinti, la dà solo l’assoluta trasparenza delle scelte, che senza nessuna spocchia o furbizia, vanno spogliate dai tecnicismi e spiegate per consentire la critica, il suggerimento, l’emendamento. In una parola, la democrazia, una parola alla quale siamo ancora affezionati e che intendiamo praticare. Sinistra Democratica - Portoferraio Cara Sinistra Democratica La questione è complessa e articolata e sarebbe presunzione pensare di rispondere nel poco spazio (anche temporale) che impone l'edizione di un giornale. Mi limito ad osservare che non trovo molto di sinistra né ambientalista la semplificazione "..evitare da un lato di chiudersi nell’immobilismo per timore di impattare’ e, dall’altro, non usare la frenesia del ‘fare’" che se è una mediazione è una mediazione verso il basso. L'alternativa di sinistra e ambientalista esiste ed è stata chiamata con una felice espressione "decremento felice" che nel caso suggerirebbe l'uso più leggero ed intelligente del fatto, la sua trasformazione, il discutere anche se, nel generale conto dei profitti e delle perdite conviene cementificare altra costa ed altro mare inseguendo uno "sviluppismo" che continuerà comunque a rendere il centro storico sempre più allucinante residence estivo. Credo che tutto si debba sempre discutere e che nessuno fino ad oggi abbia stampato "il libretto rosso dei pensieri urbanistico-portuali dell'assessore Conti", credo che se anche si eviterà la follia della costruzione delle "villette tra i fossi" (una specie di La Pila 2), ci si stia indirizzando alla realizzazione di opere pesantemente impattanti in un area prospiciente bassi fondali di grandissimo interesse ambientale. Non occorre una laurea in biologia marina per saperlo: basta averci pescato (quando si poteva) con fiocina, lampara e specchio, basta aver pescato con la canna da terra a decine le oratelle da pochi grammi da ributtare in mare, basta ricordare le file dei pali che reggevano i cordami per la coltivazione dei "muscoli" (ah già in italiano: cozze) che c'erano ancora non molti anni fa, per sapere che l'area compresa tra le Saline e San Giovanni era, come si direbbe oggi, una nursery marina di eccezionale importanza, che produceva vita e che ancora la produce nonostante tutta la impestante "marmettola" anzi "calcarettola" che contina a venire giù attraverso i fossi dalle cave. Se poi non ci si fida del sapere popolare si rilegga l'infinita teoria dei circostanziati documenti presentati da Legambiente e varie altre associazioni ecologiste, negli ultimi 20 anni ad amministrazioni di ogni colore, ed avente per oggetto quell'area. L'ancoraggio selvaggio in rada (nei periodi di punta stagionale) non è poi un argomento almeno ragionando da persone sensibili alla salvaguardia ambientale: primo perchè se si vuole lo si può impedire, basterebbe attivare strumenti di salvaguardia, secondo: se poi le cementificazioni prossime venture non risultassero sufficienti anzi se richiamerassero ulteriori imbarcazioni senza posto, cosa facciamo, un tunnel sotto le Grotte, e arriviamo a banchinare fino a Magazzini? Ma che minchia di logica ambientale è? Diciamola tutta e fuori dai denti: la politica è l'arte del possibile e occorre sacrificare anche parte dei propri punti di vista per trovare gli accordi, sempre che ovviamente il gioco valga la candela. Nel caso di specie questo candelotto ferajese mi pare troppo caro da pagare.


Rada di portoferraio orizzontale

Rada di portoferraio orizzontale