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Cooperative Peep: Sei rinviati a giudizio per truffa

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 15 marzo 2009

Sei persone rinviate a giudizio per truffa aggravata e appropriazione indebita dopo un’indagine della Guardia di Finanza di Portoferraio su alcune case Peep costruite nella zona di Albereto. La truffa consisteva nel far lievitare i prezzi delle case che stavano costruendo presentando documenti falsi, oppure chiedendo due volte i soldi destinati alle ditte che eseguivano i lavori. La somma contestata - secondo il Pm Antonella Tenerani - si aggira attorno ai due miliardi delle vecchie lire (circa un milione di euro). Gli imputati sono Marcello Casini, 44 anni, residente a Campiglia, presidente e rappresentante legale della Cooperativa Autocostruzione della Val di Cornia finita sotto indagine, Giovanni Del Duca, 73 anni, di Sezze (Latina) titolare della Del Duca Srl, società che poi è stata liquidata. Con loro ci sono anche Marcello Giannini, 60 anni, residente a Riotorto, direttore dei lavori e Ludovico Sola, 70 anni, residente a Follonica, vicepresidente del consiglio di amministrazione della cooperativa. Tra gli imputati - ma secondo gli inquirenti in posizione più defilata e con posizioni ancora da chiarire - anche due portoferraiesi, Giovanlorenzo Serena, 61 anni, e Carmelo Vinci, 58 anni, anch’essi membri della cooperativa e incaricati di ruoli diversi nel corso degli anni. Secondo il pm Tenerani la cooperativa avrebbe chiesto ai membri che si stavano costruendo la prima casa in area Peep, oltre 2 miliardi di vecchie lire in più rispetto a quanto previsto dai contratti, utilizzando mandati di pagamento, fatture, stati di avanzamento lavori ed altri documenti attestanti il falso. Il denaro così ricavato sarebbe finito nelle tasche del presidente della cooperativa e del vicepresidente del consiglio di amministrazione. Secondo l’accusa i fatti si sarebbero svolti nel periodo che va dal 1997 al 2004 e la cooperativa avrebbe fatto emettere a carico degli aspiranti alla prima casa anche cambiali per oltre 7 miliardi. Nella prima udienza al tribunale di Portoferraio le 13 persone che si ritengono truffate si sono costituite parte civileanche se gli appartamenti cui fa riferimento l’inchiesta sarebbero però almeno una ventina. Gli avvocati della difesa hanno invece fatto notare che gran parte dei reati contestati potrebbero essere già caduti in prescrizione. Il giudice ha chiesto tempo per decidere se accogliere questa richiesta. La prossima udienza è fissata per il 19 settembre


tribunale uffici giudiziari portoferraio

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