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100 km del Sahara – bella prova degli elbani in gara

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 15 marzo 2009

Si conclusa con l’arrivo dei centocinquanta concorrenti superstiti presso l’oasi di Ksar Ghilane, nel sud della Tunisia l’undicesima edizione della 100 km del Sahara, una tra le più importanti gare a tappe in ambiente desertico; tra i centottanta concorrenti provenienti da quindici nazioni due gli atleti elbani in gara, Massimo Russo dell’Atletica Isola d’Elba ed Antonio Arrighi dell’Aethalia Triathlon, che hanno chiuso la gara in decima e venticinquesima posizione, rispettivamente con il tempo di 9:46:07 e 10:43:45. La competizione, nell’edizione di quest’anno, si è presentata rinnovata nel percorso, che rispetto alle precedenti ha visto un aumento notevole della percentuale di sabbia che in alcune tappe ha raggiunto il 90% del tracciato; lo start è stato dato Lunedì 9 dalla cittadina di Douz, ed ha visto i concorrenti impegnati ad affrontare la prima tappa di circa 23 km che li ha portati a raggiungere il campo di Bir Lectaya. Il termine della tappa registrava la settima posizione assoluta di Russo e l’exploit di Arrighi, decimo assoluto; il giorno seguente è stato segnato dalla tappa maratona, da Bir Lectaya a Bir el-Ghif, tappa che non ha portato fortuna agli atleti isolani, i quali hanno accusato ritardi notevoli dovuti al caldo ed alla difficoltà del percorso; la tappa prevedeva tre fasce orarie di partenza, ritardate l’una dall’altra di un’ora, cosicchè i primi in classifica, tra i quali gli elbani, si sono trovati a partire alle 10:30 andando incontro a temperature intorno ai 30° che hanno reso la prova durissima, anche a causa del tracciato caratterizzato quasi completamente da dune e sabbia soffice sulla quale correre si dimostrato difficilissimo. L’arrivo liberatorio nel campo di Bir el-Ghif purtroppo certificava che la crisi che aveva colpito Russo ed Arrighi li aveva retrocessi rispettivamente al dodicesimo e trentaseiesimo posto in classifica, rendendo difficili i tentativi di risalire la china, visto che le tappe successive sarebbero state più corte e tirate; ciò nonostante gli atleti elbani si sono presentati con determinazione alla partenza della terza tappa, 18 km che li avrebbero condotti fino a Camp Bibane, ed al via si sono lanciati in un tentativo di recupero che alla fine li ha visti chiudere ottimamente con Russo in settima posizione ed Arrighi in quindicesima. La tappa finale di Giovedì 12, 23 km da Camp Bibane a Ksar Ghilane è stata caratterizzata da un fortissimo vento contrario che ha flagellato i concorrenti per gran parte del tracciato, che pur difficile, si è rivelato affascinante, con l’attraversamento delle alte dune del Grand Erg orientale ed suggestivo check point situato sui resti del celebre forte romano dal quale in lontananza si potevano scorgere le palme della grande oasi in cui finalmente i concorrenti, dopo 100 km ai limiti dell’estremo, potevano terminare la propria fatica. Russo chiudeva la tappa ancora in settima posizione assoluta, dopo essere stato lungamente in terza, vedendo così premiata la rincorsa ai primi dieci assoluti, mentre Arrighi, giunto diciottesimo al traguardo, scalava la classifica di altre posizioni chiudendo ottimamente venticinquesimo assoluto. Ancora un grande quindi risultato per i colori elbani, in una gara che si è dimostrata di una durezza estrema, ben oltre le aspettative dei concorrenti; il nuovo percorso, tracciato lungo zone molto più selvagge e sabbiose degli anni precedenti, si è rivelato bellissimo ma faticosissimo da correre, anche considerato le condizioni ambientali in cui si è svolta la manifestazione, con venti molto forti che si alternavano a lunghi periodi di calma in cui la temperatura si faceva torrida. Difficile anche il recupero alla fine delle tappe, visto che i concorrenti erano sistemati nel deserto in campi tendati itineranti, dormendo nei sacchi a pelo con temperature notturne che si nelle ore pi� fredde si avvicinavano allo zero; problemi inoltre, a causa del terreno di gara, per piedi e gambe degli atleti, che in gran numero al termine delle giornate di gara affollavano la tenda infermeria per farsi curare vesciche, piaghe e dolori muscolari. A livello assoluto la gara è stata vinta nuovamente dal tedesco Jorge Balle con l’italiano Loris Fanton ed il danese Jan Petersen a seguire ed in campo femminile da Luisa Zecchino, seguita dalla namibiana Adele de LaRey e dall’italiana Rita Serra.


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