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Fuoco sotto controllo ma ancora si rischia - Gentini: "Hanno tirato a levarci"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 06 agosto 2003

Incrociando le dita, il grande incendio che ha devastato l’Elba che guarda ad occidente parrebbe avviatto al controllo, le fiamme restano vive nella zona alta di Vallebuia, e di nuovo presso la torre di S.Giovanni dove c’è stato il primo focolaio e dove si è verificata in mattinata una “ripartenza”, ma l’operazione di bonifica è lunga perché in quota e su quei versanti possono agire solo gli elicotteri, che non hanno smesso per un attimo di battere l’aria con le loro pale da quando si è fatto giorno. Parliamo con i volontari “smontati” dopo essere rimasti per 18 ore filate a contrastare le fiamme che ci danno altri particolari sulla notte infernale trascorsa sui contrafforti del massiccio del Capanne, le due case prefabbricate bruciate come due fiammiferi a Castancoli, il motofurgone incendiatosi sopra S.Piero, il mezzo dello stesso pastore che ha perso il suo cane ed alcune delle sue capre morti nel rogo. Ci parlano degli animali visti fuggire dalle fiamme, tanti cinghiali e anche due cavalli. Soprattutto ci parlano del terrore delle persone svegliate nel cuore della notte e fatte sfollare da Vallebuia. Quelli che lasciavano la loro casa terrorizzati e convinti di non ritrovarla. Non è andata così per fortuna, ma è anche un mezzo miracolo che, a parte le lievi ustioni riportate da Nicola Troccolo, il volontario campese colpito da un ritorno di fiamma nelle prime ore, nessuno si sia fatto veramente male. “Hanno “tirato a levarci” – dice Gian Mario Gentini dirottato dalla doccia verso quella che speriamo sia il suo ultimo report della giornata – stavamo spegnendo il fuoco appena partito e ci siamo sentiti scoppiare intorno tre-quattro inneschi, come se il primo che era partito fosse una specie di esca” . Questi farabutti quindi hanno alzato ancora il tiro? Non li soddisfa più la sola devastazione ambientale che provocano? Attentano deliberatamente all’incolumità delle persone? Oggi 6 Agosto si commemorano cinque giovani che qualche anno fa persero la vita in un rogo certamente doloso, scoppiato ad un tiro di schioppo da dove sono scaturite le prime fiamme di martedì sera, cinque vite stroncate senza che nessuno abbia pagato, la nostra piccola strage impunita. Gian Mario ci ha anticipato che parteciperà a quella cerimonia vestendo la divisa dei Vigili del Fuoco volontari, un gesto di riconciliazione, come la foto inviataci ieri da Marco Gulinelli in cui si vedevano Vigili del Fuoco e Volontari della Protezione Civile spengere gomito a gomito le fiamme. Gesti che speriamo serva a cancellare le polemiche all’interno dell’antincendio elbana che intanto questa notte orribile passata insieme a difendere l’isola ha messo da una parte. Una notte di cui il TG3 in questo momento da una versione edulcorata con una cronaca ferma agli effetti registrati alle 22 di ieri sera. Viaggiano con appena 16 ore di ritardo, al solito.


protezione civile squadra

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