La prima reazione ufficiale al disastroso incendio che ha colpito l'isola d'Elba viene dagli ambientalisti del Cigno che hanno inviato agli organi di informazione il seguente documento: Nell’Elba sud-occidentale, nel territorio del Comune di Campo nell’Elba un incendio doloso di grandissime proporzioni sta distruggendo centinaia di ettari di macchia mediterranea e castagni ed ha devastato aree archeologiche recentemente studiate dal Forum Unesco e dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Questi terroristi del fuoco, approfittando della siccità e del debole vento notturno, hanno distrutto un grande e delicato patrimonio di biodiversità, incenerito un'area che aveva già gravi problemi idrogeologici, messo in pericolo abitazioni e persone, sfregiato uno dei panorami più belli del mondo, indicati dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Sono persi per sempre alberi secolari, animali rari e bellissimi, una delle aree più belle e selvagge dell’Elba è stata trasformata in un deserto di cenere. Il danno economico è immenso, quello ambientale incalcolabile, la ferita per il Parco Nazionale e per l’immagine dell’Elba è dolorosissima. Tutti i cittadini saranno chiamati a pagare le conseguenze di un atto criminale ed insensato. Questi nemici dell’Isola d’Elba colpiscono ormai da anni, usando il fuoco per distruggere l’isola e la sua economia turistica, un impegno criminoso costante che mostra un odio infinito per l’ambiente e per chi lo difende, un assoluto disinteresse per l’economia turistica. Anche la ben rodata ed organizzata macchina antincendio elbana non ha potuto niente contro un disegno criminale di delinquenti che dimostrano ogni volta conoscenza del territorio e capacità di fare più danno possibile con il minore rischio. LEGAMBIENTE ringrazia i suoi soci che in queste ore drammatiche stanno lavorando con i volontari della Protezione Civile, il Corpo Forestale dello Stato, i Vigili del Fuoco e le Forze dell’Ordine per fermare questo disastro. Ringrazia gli Elbani veri, quelli che stanno difendendo la nostra isola. Ma è evidente che occorre un sussulto civile, che bisogna isolare e denunciare questi terroristi del fuoco, identificarli e metterli in condizioni di non nuocere più. Le “taglie” che qualcuno ha proposto negli anni passati non sono servite a niente, serve invece che gli Elbani difendano il loro ambiente e la loro economia collaborando con le forze dell’ordine, denunciando ogni comportamento sospetto nei boschi e nella macchia, occorre un forte sostegno ai Vigili del Fuoco, alla Forestale ed ai volontari, ma soprattutto bisogna che le Amministrazioni Locali ed il Parco Nazionale avviino una campagna informativa efficace ed adottino tutte le misure previste dalla legge, compreso il catasto dei terreni percorsi dagli incendi, per scoraggiare in ogni modo l’azione dei criminali e le loro mire sul territorio. Legambiente Arcipelago Toscano Anche noi ci uniamo a Legambiente nel ringraziare quanti in queste ore dall'Elba e dal Continente sono accorsi sul fronte dell'incendio ed hanno lavorato duramente, rischiosamente, per tutta la notte e continuano a farlo in queste ore. Un particolare ringraziamento a Gian Mario Gentini che con la sua presenza nel vivo dell'emergenza ci ha consentito finora di seguire puntualmente lo svilupparsi degli accadimenti
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