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Marcello Camici: Riflessioni elettorali

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 13 marzo 2009

Qualche tempo fa ho partecipato ad una riunione del PDL-FI che si tenne alle Picchiaie .Con lettera, ero stato invitato per discutere l’argomento all’ordine del giorno “Quali politiche per l’Elba”. L’incontro era fissato per un sabato e poiché mi trovavo all’Elba vi partecipai. L’on. Bartolozzi insieme con altri al tavolo della presidenza quando prese la parola tracciò la figura di un ipotetico sindaco PDL e disse, tra le altre cose, che il sindaco eletto si deve assumere ogni responsabilità. Leggo ora nomi di persone a candidato sindaco. Leggo sondaggi col titolo: chi sarà il sindaco? Leggo nomi di scelti a candidato quale quello giusto, adatto alla realtà del comune dove si va ad eleggere il nuovo sindaco. Poiché l’elezione del sindaco è direttamente eseguita dal corpo elettorale ogni lista deve indicare il candidato sindaco. A me interessa più del nome la riposta a questa domanda: quali doti deve possedere il candidato sindaco per avere successo? E’ una domanda che mi sono posta visto che tra poco mi troverò davanti nomi di candidati per il voto. Il sindaco è una figura importante perché rappresenta il primo soggetto istituzionale, quello che è a più diretto contatto con i cittadini,col corpo elettorale. Ho in mente alcune doti che secondo me il candidato sindaco dovrebbe possedere per avere successo ma ciò ha poca importanza perché a decidere il candidato sindaco non è l’elettore o l’elettrice. Potrebbero esserlo e diventarlo con le elezioni primarie. Con le elezioni primarie il problema della scelta sarebbe spostata all’elettorato ma questo solo in teoria visto come sono andate esperienze di elezioni primarie avvenute in Italia. Inoltre sulle elezioni primarie vi sono alcune considerazioni: non tutti possono permettersi di poter sostenere i costi. Le primarie sono un momento importante nella democrazia statunitense ma hanno dimostrato che sono molto costose e poi sono applicate ad un sistema istituzionale( federale) e politico(due soli partiti) che sono completamente diversi dal nostro. Anche se il popolo è sovrano, non è poi detto che la scelta dell’elettorato possa corrispondere al candidato sindaco con doti per avere successo nella carica che potrà andare a ricoprire. Elezioni primarie per il candidato sindaco avrebbero un senso? Sarebbero applicabili alla nostra realtà politica senza diventare una sceneggiata? In genere accade così. Chi è stato sindaco per la legislatura appena finita assai spesso si ripresenta come candidato adducendo motivi come il fatto che l’esperienza di governo al servizio dei cittadini è stata positiva, perché molto è stato compiuto, perché molto c’è ancora da fare e/o da portare a termine ciò è stato iniziato: una legislatura non è sufficiente. E poi, squadra vincente non si tocca. Per chi si “contrappone” al sindaco uscente, la scelta del candidato sindaco nasce da indicazioni-chiamamole così- di partiti, associazioni, movimenti e gruppi di ogni tipo e natura, giovani e anziani, pensionati, lobbies locali, personaggi da sempre in politica facenti parte della nomenklatura locale e nazionale, politici “navigati” che non sono casta come oggi vengono definiti gli eletti in parlamento ma qualcosa che si avvicina,dirigenti ecc. Assai spesso il candidato prescelto risponde alla “chiamata” che in genere sorge in seguito ad un “accordo”raggiunto: una specie di cooptazione ma,sinceramente dopo tanti anni non sono ancora riuscito a comprendere bene cosa veramente accade. Se ci fosse “una cupola” allora le cose sarebbero più chiare. Avvenuta l”investitura” succede più di una volta che si tratti di soggetti non nuovi nel contesto politico locale nel senso che hanno già avuto “esperienze amministrative”. Più comunemente si dice che “hanno già fatto politica” e dunque sono esperti del sistema. Il candidato sindaco così prescelto, con parole solenni dice di assumersi tutta la responsabilità e di non sottrarsi all’impegno cui è stato chiamato anche per non deludere coloro che hanno posto fiducia in lui. Può anche accadere che il candidato sindaco affermi di non sapere di essere stato prescelto: ciò è abbastanza raro ma all’Elba è accaduto.E’ un metodo di scelta a cui non saprei applicare alcun nome,perciò lo chiamerò “metodo ignoto” che , intendiamoci,è del tutto legittimo. Ignoto a me e, forse, non ai cittadini. E’ meglio il “metodo ignoto” o le elezioni primarie? A favore di questo “metodo ignoto”,da noi comunemente usato, sta il costo zero per il candidato sindaco: nessuna lira spesa o poche spese da sostenere dal candidato sindaco.In questo modo vi potrebbe inoltre essere la possibilità della scelta “oculata” del candidato sindaco:cioè la scelta di un soggetto che ha doti per avere successo in quel dato contesto locale se eletto sindaco. Ho detto possibilità,visto che assai spesso la realtà dei fatti accaduti ha dimostrato che i soggetti scelti col “metodo ignoto” non hanno avuto le doti per il successo nella carica che hanno ricoperto una volta eletti. Poiché mi troverò davanti nomi di candidati sindaco sarebbe davvero interessante , piacevole e anche gradevole , non per motivi di trasparenza o di democrazia, che chi o coloro (partiti, comitati, direttivi, circoli, coordinatori, politici a vita, movimenti, associazioni, dirigenti e quanto altro) che hanno scelto e/o hanno trovato l’accordo e/o hanno indicato il candidato facessero conoscere al corpo elettorale a quali criteri si sono ispirati nella scelta. Può anche accadere che non si siano ispirati ad alcun criterio: sarebbe allora un candidato sindaco “scriteriato”. Niente di male e niente di illegittimo. Nelle realtà comunali come le nostre che sono piccole il candidato sindaco è in genere conosciuto da tutti: pregi e difetti della sua persona sono assai spesso noti. Meno i criteri con i quali si è giunti alla sua scelta come candidato per essere eletto sindaco. Conoscere i criteri implica poter arrivare a conoscere le doti che sono state ritenute utili per avere successo da parte del sindaco candidato.


comune palazzo portoferraio biscotteria

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