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Ville Napoleoniche e venditori di fumo

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 06 marzo 2009

Concordo con Fabrizio Pianti lì dove afferma «per gli uomini senza una vera cultura politica il progresso, il cambiamento e la partecipazione alle scelte, sono una linea off limits». Ci sono, infatti, alcuni politici i quali non sanno di cosa parlano, oppure che cosa fare per portare acqua al loro mulino e, allora, tentano di prenderci per i fondelli. Emblematico è il caso dei Musei Napoleonici, dove per prima è intervenuta la consigliera regionale Marcella Amadio di “Alleanza Nazionale verso il PdL” che ha incolpato dell’incuria il sindaco Peria. Nonostante la palla in fallo, è stata seguita a ruota dalla sua collega di partito Giuliana Baudone che sullo stesso tema, ha interrogato il presidente della Regione Toscana. Altra palla in fallo. Se ambedue, fra l’altro ben pagate coi sodi di noi contribuenti, avessero davvero a cuore i problemi di noi elbani, della nostra storia, dei nostri beni culturali e della nostra economia turistica, si sarebbero rivolte direttamente al parlamentare Sandro Bondi, ministro dei beni culturali dal quale dipendono le ville napoleoniche dei Mulini e di San Martino, come sanno anche i bambini delle scuole elementari. Bondi, fra l’altro, tra pochi giorni non sarà più un loro semplice alleato politico, bensì un caro collega di partito... tant’è che tutti e tre marciano verso il Popolo della Libertà. Io e Prianti, seppure «di tutt'altra fede politica», non abbiamo l’anello al naso, così come non lo hanno i nostri concittadini: altro che «Elba Protagonista», qui rischiamo di metterci nelle mani di «un’Elba Co-protagonista», sì ma dei venditori di fumo!


palazzina dei mulini portoferraio napoleone

palazzina dei mulini portoferraio napoleone