Marta e Stani Pecchioli non hanno chiamato a raccolta i loro amici, sono perfino un po' a disagio per la pubblicità che si è generata intorno al loro caso, ma i loro amici arrivano lo stesso, alla spicciolata, alla Vecchia Trebbia; qualcuno si ferma qualche minuto, altri rimangono a lungo sotto lo storico immobile sul cui muro esterno uno degli antichi proprietari aveva fatto apporre una marmorea targa con la massima riassuntiva di un suo cinico filosofare: "Amici - Nemici, Parenti - Serpenti, Cugini - Assassini, Fratelli - Coltelli. Nell'arco della mattinata saranno una settantina e passa a raggiungere la località laconese a restare nel cortile che divide la vecchia palazzina dove per 30 anni hanno abitato Marta, Stani e poi la loro figlia Enrica insieme alla proprietaria di quanto c'è qui intorno "La Franchina", dalle costruzioni più recenti che hanno ospitato le attività di Exodus, il ristorante vegetariano. Stani spiega pazientemente un numero infinito di volte che siamo alla stretta finale, hanno dato loro disposizione di lasciare il 3 marzo la proprietà, in conseguenza di una lunga querelle che si trascina ormai da anni tra i Pecchioli e la "tutela" di Franca Giaconi, esercitata negli anni da diverse persone nominate dal tribunale. Una storia ingarbugliata per effetto della quale si chiede ai Pecchioli che hanno curato in maniera almeno "devota" la Signora Franca dal 1979 ed hanno implementato il valore di un'azienda che è un fiore sociale all'occhiello dell'Elba, di mollare tutto, prendere le loro cose e far fagotto lasciando Franca Giaconi alle cure di non si sa chi, con una buonuscita di un milione di euro sì, ma da pagare, perché con il supporto di un perito, il tribunale (un milione di euro, abbiate a capir male) a tanto ha stimato la possibilità di guadagno (netto!) dalla gestione della proprietà per gli ultimi. Proprio in mattinata il Tribunale ha rigettato l'istanza di proroga dello sfratto convocando le parti per il 12. I Pecchioli ligi al disposto hanno svuotato la casa dalle loro cose, mentre si attende l'arrivo dell'ufficiale giudiziario, e del tutore che dovrebbe prendere possesso dell'immobile e prendersi cura pure della tutelata. Arriva intorno alle 11 l'Ufficiale Giudiziario, in forma di una giovane signora dai modi gentili, arriva anche il legale dei Pecchioli, arrivano i Carabinieri dalla Stazione di Capoliveri, arriva la stampa. Non arriva il tutore. Qualcuno tra gli amici, in particolare tra le amiche sale al piano di sopra nella casa vuota fuorchè la parte arredata per la proprietaria, una bambina di 80 anni che non si dà pace, "tutelata" a rigor di sentenze dalla legge, ma per effetto della medesima giustizia divisa da quella che per 30 anni è stata la sua famiglia. Qualcuna delle amiche torna in cortile con gli occhi rossi l'angoscia di Franchina e la vacuità di quelle stanze nelle quali si è dispensata amicizia e cultura stringono il cuore. Al piano di sopra si sta verbalizzando quanto accade e si giunge al paradosso ad una svolta che mostra nel dramma l'immancabile lato beffardo della vicenda: Nessuno è venuto a prendersi cura della "tutelata" che qualcuno deve pur accudire, i Pecchioli dovranno riportsre in casa i letti e qualche mobile "di sussistenza" fino al 12. Cosa accadrà di Exodus? "Exodus viaggia per conto suo - ha detto Stani - una soluzione la si sta trovando", c'è la disponibilità del Vescovo che ha messo a disposizione temporaneamente i locali di Cavo, quella del Comune di Portoferraio, che a voti unanimi di Consiglio ha destinato il grande immobile di Fangati ai ragazzi di Don Mazzi. Resta il problema, scisso, di un'anziana signora, e dei suoi affetti, ma evidentemente "a la guerre comme a la guerre", è poca cosa.
Sgombero Vecchia Trebbia 1
Sgombero Vecchia Trebbia 2
Sgombero Vecchia Trebbia 3