Domenica Polizia Provinciale e Cacciatori in battuta ai cinghiali
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : martedì, 05 agosto 2003
L'altra estate i cinghiali abbattuti dai "cecchini" della Polizia Provinciale all'Isola d'Elba furono 111, quest'anno, siamo ancora all'inizio di Agosto e nonostante una pausa di una decina di giorni i suini selvatici eliminati sono già 127. Ma sono anche aumentate a dismisura negli ultimi mesi le richieste di intervento conseguenti alle segnalazioni di danni a colture, giardini, argini, muri a secco e fastidiose ed alle inquietanti presenze dei cinghiali fin quasi negli abitati, che sono giunte sia alla Polizia Provinciale che all'URP della Provincia. In un primo tempo i "Cinghialai" (i cacciatori che si dedicano alla cattura del suino selvatico) avevano fortemente avversato questa azione ritenendo che il numero degli animali abbattutti fosse (dal loro punto di vista) eccessivo, e che quindi fossero loro sottratte prede che consideravano "loro". Poi il vento è cambiato, un po' la crescente incazzatura diffusa tra residenti e possessori di seconde case all'Elba per l'abnorme moltiplicazione dei setolosi maiali, che ha originato anche uno specifico comitato civico, un po' la "diplomazia del cinghiale" esercitata dall'assessore provinciale competente Franco Franchini, hanno condotto i responsabili delle squadre appartenenti al consorzio "D" per la caccia al cinghiale, su posizioni più sagge ed accettabili, almeno per la stragrande maggioranza della popolazione elbana, che di queste bestie allogene, importate per il puro spasso venatorio, non ne può più, e propenderebbe (al pari di Legambiente la maggiore associazione ecologista elbana) perfino per una totale eliminazione della specie dall'Elba. E domenica prossima si svolgeranno due battute coordinate dalla Polizia Provinciale in collaborazione con i Cinghialai. Interventi che saranno mirati su due zone dalle quali sono giunte reiterate lamentele dei cittadini: Monte Fico nel comune di Rio Marina e Acquabona-Fabbrello nel Comune di Portoferraio. C'è da sperare che sia l'inizio di una nuova collaborazione, proficua per tutti, prima di tutto per l'ambiente ed il patrimonio rurale isolano.
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