Avrà inizio nei prossimi giorni il corso di formazione professionale per “Operatore Informatico specialista in prodotti editoriali per non vedenti ed ipovedenti”. Il progetto finanziato dalla Provincia di Livorno, con il contributo del Fondo Sociale Europeo e della Regione Toscana, si svolgerà presso il Casa di Reclusione di Porto Azzurro e coinvolgerà 13 detenuti. Sarà gestito dal Cescot del Tirreno in collaborazione con la Cooperativa S. Giacomo, l’Unione Italiana Ciechi, la Società Braille gamma, l’Associazione Dialogo, di volontariato carcerario, la Società San Vincenzo de Paoli con il patrocinio del Comune di Porto Azzurro. Il corso, della durata di 390 ore, intende offrire una formazione volta all’acquisizione della qualifica di Operatore Informatico, prevista tra i profili professionali della Regione Toscana, per poi introdurre dei moduli di specializzazione per l’acquisizione delle competenze per realizzare prodotti editoriali rivolti a non vedenti. L’idea progettuale nasce dalla necessità di formare personale in grado di soddisfare l’esigenza espressa dalle associazioni e società che si occupano delle problematiche relative ai ciechi e contemporaneamente offrire agli allievi la possibilità di essere inseriti in un contesto lavorativo all’interno del carcere, ma con carattere di “esternalizzazione” di servizi, grazie all’apporto della Cooperativa S. Giacomo, costituita per creare lavoro per i detenuti e favorire un reale rapporto di integrazione tra carcere e territorio. Il Responsabile della Cooperativa, dott. Zottola “ringrazia la Provincia di Livorno per avere accolto la richiesta di finanziamento e fornito un concreto contributo attraverso l’erogazione di un corso di formazione che garantirà un lavoro stabile nel laboratorio informatico della Cooperativa a tutti i partecipanti che avranno acquisito le necessarie specifiche tecniche, un lavoro spendibile anche all’esterno”. L’assessore al lavoro ed alla formazione Paolo Nanni mette in evidenza come tale corso si inserisca in una iniziativa più generale di formazione rivolta ai detenuti, che interessa i tre Istituti di pena del territorio provinciale e che negli ultimi anni ha consentito interventi significativi nel settore dell’edilizia, delle fonti energetiche alternative, del giardinaggio, della pesca, dell’alfabetizzazione informatica, della rilegatoria, della lavorazione della ceramica, dello smaltimento dei rifiuti e di molti altri ancora. Tale sforzo è integrato anche dalla sperimentazione di nuove forme di intervento da realizzare nell’ambito del progetto Equal, che come è noto, riguarda iniziative sperimentali per superare forme di emarginazione e di discriminazione nell’accesso al mercato del lavoro. Tra le varie categorie sociali interessate, quella dei detenuti sarà oggetto di particolari interventi da realizzare d’intesa con i carceri di Livorno, Porto Azzurro e Gorgona.
carcere porto azzurro