Nella seduta de 25 febbraio il Consiglio Comunale di Portoferraio ha affrontato la discussione delle vicissitudini della Fondazione Exodus per quanto concerne la sua sede elbana. Exodus dopo un tormentato iter giudiziario, è costretta dalla proprietà a lasciare la sua storica sede di Lacona che è stata il fulcro delle sue meritorie attività. Il Comune di Portoferraio ha deciso di intervenire nella vicenda individuando sul proprio territorio un immobile idoneo alla prosecuzione dell’attività che la Fondazione oggi svolge. Di ciò è stato oggetto un ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale, il cui testo viene qui di seguito riportato: IL CONSIGLIO COMUNALE Considerato: - che la fondazione Exodus opera sul territorio elbano da moltissimi anni svolgendovi la propria attività principale volta al recupero e reinserimento sociale delle persone, di cui molti giovani, in disagio sociale e sanitario; - che la locale comunità Exodus ha sempre avuto la propria sede in loc. Lacona di Capoliveri ma è ovvio che trattandosi di una fondazione che opera su tutto il territorio italiano deve ritenersi che tale struttura costituisca un presidio sociale di assoluta rilevanza per tutta l’Elba e non solo; - che in questi anni la comunità Exodus di Lacona ha collaborato con le istituzioni locali, in particolare con il Centro Giovani, con il Comune di Capoliveri, con la Pubblica Assistenza ecc.; - che tale attività è stata inoltre sempre collegata ed affiancata, anche quale strumento per un effettivo recupero della persona, da innumerevoli attività nei settori dell’agricoltura biologica, dell’agriturismo, della cultura, dello sport ecc.; Considerate le recenti vicende che rendono necessario il rilascio degli immobili in cui ha operato la Fondazione Exodus in questi anni, nel manifestare l’assoluta solidarietà verso la Fondazione tutta, I M P E G N A l’Amministrazione Comunale a individuare sul proprio territorio un immobile idoneo alla prosecuzione dell’attività che la Fondazione oggi svolge.
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