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Sabato sera "India" ai Vigilanti. Alle 18.30 incontro con gli attori alla Gran Guardia

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 28 febbraio 2009

Come scriveva Terzani “…è vero che l’India ti ricorda in continuazione la tua caducità, ma anche vero il contrario. Si, ti prende per la gola, ti prende allo stomaco, ti prende alle spalle, ti prende in giro –l’India non ti lascia mai in pace-, ma è proprio con quelle sue mille costanti, aggressive, ripugnanti contraddizioni che l’India ti dà –stranamente- anche pace.” (T. Terzani, In Asia, 1998, Lomganesi) India, di e con Mara Baronti, novità italiana prodotta dal Teatro Stabile di Genova. Nelle scene, costumi e immagini di Beatrice Meoni, l’affabulatrice Mara Baronti è accompagnata da Cristina Alioto e Patrizia Belardi con danze, canti e musiche eseguite dal vivo. In un’ora e trenta filate, il susseguirsi delle storie narrate e della tradizione orale, fanno dello spettacolo il racconto appassionato e emozionante - nel continuo intreccio di mitologia e squarci di realtà, di Storia e vita quotidiana - di un popolo e una cultura decisamente sorprendenti. “L’India - dichiara Mara Baronti - è tutto e il contrario di tutto: il sublime e la sporcizia, la ricchezza culturale e l’indigenza più estrema. Per questo credo faccia bene andare ogni tanto da quelle parti. Con un viaggio, con una buona lettura, e anche con uno spettacolo come questo.” Mara Baronti è stata tra le primissime narratrici del teatro italiano. Attrice di prosa, negli anni sessanta e settanta ha calcato il palcoscenico diretta da registi come Luigi Squarzina, Carlo Cecchi, Marco Sciaccaluga, Tonino Conte, Giancarlo Nanni, Gianfranco De Bosio. India racconta un popolo e la sua cultura, intrecciando la millenaria tradizione dei Miti orientali (che rinvia alle cicliche interferenze del sovrumano nel mondo temporale), con improvvise aperture alla realtà contemporanea e alla Storia (i cui accadimenti sono come la sabbia mossa dal vento). Accade così che i grandi poemi indiani (dal Mahabaratha al Kalika Purana, al Ramajana), dialoghino costantemente con un presente magmatico e una società in veloce processo di trasformazione, lasciando emergere un suggestivo mondo in cui gli uomini e gli Dei convivono nelle contraddizioni della vita quotidiana.


india mara baronti

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