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Lavorare uniti sul prezioso documento dell'insegnante Sangalli

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 27 febbraio 2009

Del recente intervento dell'insegnante, partita dai fenomeni di bullismo nelle scuole, vanno messi in risalto certi concetti: - mass media colpevoli della spettacolarizzazione della violenza, con la conseguenza di assuefazione, sottostima della gravità degli atti violenti, lo sviluppo di voyerismo ed emulazione -una violenza a scuola che c'è sempre stata, e, aggiungo, che viene da una società sempre più violenta -il bisogno di attivare strategie di prevenzione al fenomeno -necessità di un patto educativo tra famiglia e scuola -la scuola da sola non è in grado di reggere l'urto. E' molto urgente che tutti, Enti e singoli, riflettano sullo scritto illuminante di Gingi Sangalli, pubblicato da Elbareport e che riporto interamente qua sotto. Anche se sono fuori dai giochi, essendo da due anni in pensione, l'intervento della ex collega mi ha molto stimolato ad intervenire, perchè mi trovo in perfetta sintonia con il suo pensiero e ritengo che quanto ha detto debba muovere la coscienza di chi ha a cuore la formazione dei ragazzi e la creazione di un futuro diverso e migliore. E' tempo di passare dalle parole ai fatti, se la società portoferraiese ha la capacità e la volontà necessarie. Sangalli ha espresso una sorta di "Vangelo" della futura scuola, un documento da esaminare e sviluppare a cura di tutti i collegi docenti dell'Elba. Ma anche da tutti gli Enti che hanno a che fare con la formazione dei giovani, interessati al progresso sociale locale. Dall'intervento potrebbe nascere un progetto tra scuola- famiglia- società. Solo lavorando insieme al problema della formazione dei giovani e dell'impostazione di una vita sociale più giusta, si potrà tentare di creare un nuovo clima esistenziale, che si avvicini in qualche modo all'ideale di democrazia e giustizia sociale, prefissato dalla Costituzione, creata da 556 componenti dell'Assemblea Costituente e, come dice il prof. Fioravanti, è oggi "condizione di esistenza della democrazia". Perchè quindi non ritrovare quella voglia di unità per rendere reale un'Italia che attui i principi costituzionali? Un percorso indubbiamente difficile che deve superare gli individualismi e le divisioni esistenti. Un patto, ribadisco, nel quale devono essere attori il Comune, i sindacati , le parrocchie e i rappresentanti degli imprenditori, l'Asl, i partiti e via dicendo. La formazione dei giovani deve riguardare tutti, è ormai dimostrato che le singole parti non ce la fanno a gestire il problema, proprio perchè una società divisa, perennemente in contrasto, non paga. Solo con una vera condivisione democratica del pianeta scuola e degli altri momenti di aggregazione e di molto altro, si potrà incidere in qualche modo per dare una svolta all'attuale situazione critica, ampiamente dettagliata dalle cronache locali e nazionali e dare una svolta alla condizione giovanile.


mensa mamme sindaco

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