L’assemblea degli iscritti del Circolo V.Corallini di Piombino ribadisce la linea politica del Partito e la sua collocazione di forza di netta opposizione al governo delle destre e alle sue politiche regressive e autoritarie. La grave crisi economica che stiamo vivendo è il frutto delle politiche liberiste, della forte sperequazione nella distribuzione del reddito, dell'attacco al lavoro e ai diritti. Gli strumenti messi in campo dal governo negano la necessità di sostenere salari e pensioni per far fronte alle difficoltà in cui si trovano la maggior parte delle famiglie del nostro Comune Per quanto riguarda il nostro partito la scissione che abbiamo subito a destra a Piombino non ha avuto nessun seguito. Il Circolo ribadisce la contrarietà alla costituente della sinistra così come alla cosidetta unità dei comunisti, intesa come l’inizio della costituzione di un nuovo soggetto politico con il PdCI, partito nei suoi livelli locali subordinato a tutte le scelte del PD. Occorre un partito che si radichi sempre più nella società e nei luoghi di lavoro dove sviluppare la lotta per il salario, la sicurezza e i diritti, un partito sociale, declinato su un nuovo mutualismo, che parta dai bisogni reali delle persone, queste devono essere le linee su cui sviluppare l'azione politica quotidiana del nostro Circolo. La crisi economica e sociale colpisce con particolare durezza il territorio di Piombino. Cassa integrazione, licenziamenti e mobilità interessano migliaia di lavoratori. Nonostante la pesantezza della situazione, non vediamo una reazione adeguata da parte dell’amministrazione comunale di Piombino che anzi segna un pericoloso arretramento attestandosi sulla subordinazione agli interessi delle imprese. Sottolineiamo la necessità e l'urgenza di sviluppare obiettivi politico-istituzionali straordinari a tutela delle famiglie in difficoltà a causa della crisi come revisione delle tariffe, potenziamento ed estenzione degli ammortizzatori sociali, estensione delle fasce sociali, forme di dilazioni dei pagamenti di tariffe e canoni. La situazione economica potrebbe avere drammatiche conseguenze anche sul turismo della costa, facendo peraltro emergere i limiti gravi di uno sviluppo basato su un’economia turistica basata sulla speculazione edilizia legata al fenomeno delle seconde case ed alla privatizzazione delle coste e delle spiaggie. Il percorso programmatico e la questione morale rappresentano il discrimine sul quale Rifondazione Comunista si appresta ad affrontare le prossime elezioni amministrative rispetto alle quali sarà centrale il confronto con le forze della sinistra e con i movimenti ed i comitati con cui il Prc ha lottato e ha contrastato le scelte dell’amministrazione Anselmi. In questo quadro giudichiamo positivamente il documento programmatico presentato da SD e PSI soprattutto per l’impostazione tesa a valorizzare l’importanza della difesa della democrazia a Piombino e dal riconoscimento dell’esistenza della questione morale come elemento di forte impedimento dello sviluppo di rapporti politici corretti nella nostra città. Permangono elementi programmatici di differenza sui quali è necessario aprire una discussione pubblica comunque il documento rappresenta una valida base di discussione per la costruzione di un reale ed alternativo programma partecipato con I cittadini di Piombino. Rifondazione Comunista è stata l’unica coerente opposizione al merito ed ai metodi di Governo del Sindaco Anselmi. Il bilancio del Sindaco alla fine della legislatura risulta pesantemente negativo, non un progetto è andato in porto a cominciare dalla questione del trasferimento della Colmata di Bagnoli ma tutto resta segnato dall’ esigenza di restituire alla politica Piombinese un forte rigore morale e democratico. Restando fermo che a Piombino il PRC si presenterà comunque con il proprio simbolo e la propria lista alle elezioni amministrative sollecitiamo le forze della Sinistra ad aprire un confronto pubblico da subito.
marzolla favilli