Pianosa non ha pace: dopo che il governo l’ha presa di mira per ritrasformarla in un carcere speciale “41 bis”, ora, dopo l’accordo atomico Sarkozy-Berlusconi, rispunta l’ipotesi della centrale nucleare. Una vera follia per un’isola che probabilmente, vista la sua struttura geologica, non sarebbe nemmeno in grado di sostenere un bestione nucleare come le due centrali EPR che si stanno faticosamente cercando di costruire in Francia e Finlandia con il raddoppio dei costi previsti, il prolungamento dei tempi per ora di almeno tre anni ed infiniti incidenti e migliaia di violazioni delle norme di sicurezza. «Certo – dice Umberto Mazzantini, responsabile Isole minori di Legambiente – qualcuno può trovare suggestivo blindare un’isola che è parco nazionale e Zona di protezione dell’Unione Europea con un carcere per poi sventrarla con una centrale nucleare con la sorveglianza militare già bella e pronta, meraviglia solo che qualcuno non abbia ancora pensato a un bel pozzo sull’isolotto della scola per metterci le scorie super-radioattive dell’EPR, visto che alle miniere elbane dismesse di Calamita qualcuno ci aveva già pensato nel 2001. La verità è che questo sarebbe un colpo mortale non solo per l’ambiente unico di un pezzo di Mediterraneo rimasto integro, ma anche per l’intera economia turistica dell’Arcipelago Toscano e per l’immagine di tutta la Toscana. E’ quindi strano e preoccupante che qualche supporter filo-nucleare toscano del governo si spinga a dire che si tratta della solita “sindrome di Nimby” (non nel mio giardino) e che le energie rinnovabili sono un’arma spuntata. Se a qualcuno nel centro-destra toscano piace tanto il nucleare, la centrale se la può davvero fare davvero nel suo giardino, nel suo collegio elettorale – vedrà come saranno contenti i suoi elettori - ma lasci Pianosa e il Parco nazionale dell’Arcipelago toscano fuori da questa pericolosa follia di un’energia vecchia, costosissima e sporca, che Barack Obama ha deciso di non finanziare più nemmeno con un dollaro e che invece gli italiani finiranno per finanziare caro prezzo con le loro bollette».
pianosa