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Sulla "crisi giudiziaria" in C.M. intervengono i lavoratori dell'Ente

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 04 agosto 2003

La preoccupazione da parte dei lavoratori della Comunità Montana per la situazione nella quale si trova oggi l’Ente si era già espressa ed era già stata rappresentata dalla Funzione Pubblica CGIL. In particolare per quanto riguarda la gestione del settore idrico, la mancanza di decisioni chiare sulla gestione del servizio, sulla necessità di dare risposte certe in materia di investimenti ed approvvigionamenti in un settore così fondamentale per la vita e l’economia del territorio elbano, la mancanza di certezze per i lavoratori del settore che vedevano sempre meno chiaro il proprio futuro, erano stati oggetto di un incontro che non aveva dato risposte, né al sindacato né ai Lavoratori. Con CISL e UIL Enti Locali, la Funzione Pubblica CGIL aveva chiesto altresì un incontro per vedere chiaro nelle assunzioni. Analogo problema riscontrava la FLAI CGIL nel Settore Forestale. In tutta questa vicenda, sulla quale confidiamo venga fatta chiarezza, e siano individuate le responsabilità, è certo che la Comunità Montana non è stata in grado il maniera responsabile il ruolo che gli competeva e che sarebbe stato auspicabile. La nostra solidarietà ed il nostro impegno sono ovviamente diretti a tutti i lavoratori dell’Ente che si trovano, loro malgrado, in una situazione difficile ed incerta, lavoratori ai quali deve essere garantita la possibilità di lavorare in piena tranquillità ed operatività, al di là delle vicende giudiziarie degli Amministratori. La nostra richiesta al nuovo Presidente dell’Ente, è che si faccia carico delle problematiche dei lavoratori in questa particolare fase, a partire dalla regolare corresponsione degli stipendi.


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