Regione: no al foraggiamento dei cinghiali- Multe fino a 1500 euro
Scritto da : Elena MaestriniPubblicato in data : mercoledì, 25 febbraio 2009
Firenze - Primo significativo atto della giunta regionale dopo le conclusioni raggiunte nella conferenza regionale sulla caccia di Arezzo del 13 e 14 febbraio scorsi. La proposta di legge, decisa ieri pomeriggio su indicazione del presidente Claudio Martini, sulle modifiche della legge regionale numero 3 del 1994 (quella che recepisce la legge nazionale 157), introduce tra l'altro il divieto di foraggiamento del cinghiale su tutto il territorio regionale, salvo i casi strettamente connessi a operazioni autorizzate di cattura. La misura rientra nelle operazioni utili al contenimento numerico di questa specie visibilmente cresciuta fuori da ogni controllo. La sanzione prevista per coloro che non rispetteranno il divieto parte da 260 euro per arrivare fino a 1560 euro. «Un atto che dimostra tutta la nostra volontà – ha sottolineato Martini – di confermare le linee operative scaturite dal confronto avuto ad Arezzo per il bene dell'agric oltura, della caccia e del territorio in Toscana. Non abbiamo convocato la conferenza regionale tanto per incontrarci, ma per trovare insieme soluzioni praticabili ed efficaci. Mi auguro che questo desiderio di concretezza, fuori da ogni forma di polemica fine a se stessa, valga davvero per tutti, anche per chi ha scelto di non partecipare al confronto in quella sede». Cambieranno inoltre alcune normative che si riferiscono alla regolamentazione dell’attività delle aree per l’allenamento, l’addestramento e le gare per cani. In particolare viene specificata la tipologia di territorio in cui sono collocabili questo tipo di attività, il periodo in cui è consentita, le specie di fauna selvatica di allevamento utilizzabili e l’estensione delle aree in cui è possibile l’abbattimento della selvaggina d’allevamento, nonché le modalità di identificazione da usare per la selvaggina d’allevamento appositamente immessa fuori del periodo di caccia aperta.
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