«Di fronte all'affare Tirrenia siamo scesi in campo a fianco dei dipendenti della società regionale Toremar che garantisce i collegamenti pubblici con le isole dell’arcipelago toscano e conta 250 dipendenti. In una lettera al ministro Matteoli ho personalmente chiarito la posizione ben definita assunta dalla Regione Toscana sulla vicenda». Queste le parole utilizzate dall'Assessore regionale ai trasporti edinfrastrutture, Riccardo Conti, per descrivere l'impegno toscano. Una storia che viene da lontano questa di Tirrenia e Toremar, con una privatizzazione annunciata, bilanci in costante deficit ed un debito pro capite dei dipendenti di tutto il gruppo Tirrenia pari a tre volte quello di Alitalia. ll risanamento di Toremar è importante per la Regione Toscana, e la garanzia degli investimenti necessari da parte dello Stato per consentirle di confrontarsi con il mercato senza sussidi impropri, così come vuole l'Europa, è fondamentale. «Noi – prosegue Conti- non siamo armatori e non abbiamo le competenze per assumere il controllo della società di navigazione, ma possiamo assumere pienamente le funzioni di programmazione del trasporto marittimo, perchè anche su questi servizi si possa avviare quel processo di liberalizzazione che abbiamo già realizzato, con buoni risultati, per il trasporto pubblico locale su gomma». La Regione, quindi, ribadisce la necessità di arrivare ad un bando di gara, con impegni per gli investimenti, clausole sociali per i lavoratori, e quindi garanzia del posto di lavoro e dei diritti contrattuali, e ad una gestione del servizio attribuita a chi fa la migliore offerta in termini qualitativi, d'investimenti e di standard offerti. «Non siamo disponibili - conferma l'assessore regionale - a sostenere in alcun modo ipotesi di ridimensionamento dei collegamenti con le isole dell’Arcipelago, ed anzi, credo che un'attenzione particolare debba essere data ai collegamenti nel periodo invernale e di bassa stagione. Stiamo parlando di un servizio ai cittadini, prima ancora che turistico, da fare gestire ad un'azienda che non può necessariamente mirare soltanto agli utili!». Oggi la linea del Governo sembra cambiata, e quindi non più propensa allo spacchettamento, ma alla privatizzazione di Tirrenia in blocco. Ferma la posizione della Regione Toscana: la strada dello ‘spacchettamento’ del gruppo Tirrenia, affinché Toremar sia messa a gara insieme ai servizi, sia gestita sulla base della clausola sociale sopra evidenziata, e venga realizzato il trasferimento formale delle funzioni in materia di cabotaggio e un nuovo piano industriale per l'azienda. Sono per insistere sulla clausola sociale, sull'acquisizione attraverso gara per un congruo numero di anni e proseguire allo stesso modo anche l'affidamento dei servizi, che devono essere garantiti ed efficienti per 12 mesi l'anno e non soltanto nel periodo estivo. «E visti gli sviluppi della vicenda - ripete Conti – impellente è la necessità di attivare un lavoro comune per la messa a punto del bando di gara atto a conseguire il processo di liberalizzazione e la convocazione di un tavolo con il Governo anche perla Toremar».
Planasia Toremar accosto