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Puntale: le bandiere della vergogna

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : lunedì, 04 agosto 2003

In questi giorni si è definitivamente compiuto lo scempio del Puntale: una delle piazzole panoramiche più belle dell'Elba, situata a pochissimi metri dai confini del Parco Nazionale dell'Arcipelago è ora occupata da sei "missili" di colore blu, due dei quali (i più grossi) recano sulla sommità il disegno della bandiera italiana e tedesca. L'unica bandiera che dovrebbe essere dipinta su quelle antenne, se fosse in qualche modo rappresentabile, sarebbe quella della vergogna. Mai si era visto, infatti, un intervento tanto devastante su di un'area così importante da un punto di vista ambientale. A tal proposito bisogna dire che, a distanza di sette mesi dall'inizio dei lavori al Puntale, permangono delle domande a cui ancora non siamo in grado di dare risposta: - Come ha potuto il Vincolo Idrogeologico della Provincia autorizzare lavori che - per permettere la costruzione del bunker sotterraneo in cemento armato adibito a locale di servizio delle antenne- hanno di fatto comportato lo svuotamento della parte alta del promontorio, col rischio di compromettere irreversibilmente i delicati equilibri idrogeologici dell'area? - Come ha potuto la Soprintendenza autorizzare senza battere ciglio un simile scempio? - Come ha potuto il Comune di Portoferraio prima inserire nel Piano Comunale per la telefonia mobile il sito del Puntale e poi rilasciare con tanta leggerezza l'autorizzazione paesaggistica per un impianto di quella portata e di quell'impatto? E venendo alla sua persona, Sig. Sindaco: - Come mai, dopo la sospensione dei lavori per difformità dal progetto originario, non ha avviato il procedimento per la revoca dell'autorizzazione paesaggistica, come sollecitato dalla minoranza? - Che fine hanno fatto le sue baldanzose dichiarazioni alla stampa di qualche mese fa, con la precisa promessa ai cittadini di Portoferraio di ricorrere anche alle vie legali per difendere i loro interessi? - Che fine ha fatto l'impegno assunto neanche due mesi fa davanti a tutto il Consiglio Comunale di contattare un legale per valutare da un punto di vista giuridico l'eventuale revoca dell'autorizzazione paesaggistica? Citando una famosa canzone, ci verrebbe da dire che finora da parte sua ci sono state soltanto "parole, parole, parole", e nessun atto concreto. Parole fumose e sconcertanti sono anche quelle di una sua recente dichiarazione al Tirreno, secondo cui le antenne "sono quelle conformi al progetto presentato" e comunque "ora aspettiamo che si concretizzi il progetto di pianificazione del Parco Nazionale, un protocollo nel quale, in accordo con l'area protetta andremo a definire luoghi più adatti per ospitare queste antenne". Che competenza specifica può avere il Parco Nazionale riguardo ad un'area al di fuori dei suoi confini e di proprietà della Provincia di Livorno, Sindaco? Davvero pensa che sia questa la via per risolvere il problema? Francamente di fronte a dichiarazioni generiche ed inconcludenti di questo tipo ci sentiamo un po’ presi in giro, come consiglieri comunali e come cittadini di Portoferraio, anche perché siamo ormai convinti di essere fuori tempo massimo per intervenire nella direzione concordata circa due mesi fa in Consiglio. Lei ha, comunque, ancora la possibilità di rimediare, con atti concreti, ai clamorosi errori ed alle evidenti inadempienze di cui si è reso protagonista. Dopo tante parole inconcludenti e prive di costrutto, La invitiamo quindi, ed invitiamo tutto il Consiglio Comunale, ad approvare il seguente ordine del giorno: 1) Immediata revoca del piano comunale per la telefonia mobile, che prevede le famose tredici stazioni per i cellulari, tra cui quella del Puntale. 2) Adozione di un nuovo piano, avente le seguenti caratteristiche: - che sia un piano che tenga conto delle effettive necessità tecniche di copertura e che eviti quindi inutili e dannose proliferazioni delle stazioni; - che sia un piano conforme agli indirizzi del protocollo che sta elaborando il Parco e che corrisponda ad una visione elbana del problema e sia quindi concertato con tutti gli altri comuni; - che sia un piano che preveda che nel territorio del Comune di Portoferraio le stazioni per i cellulari non possano essere posizionate in prossimità dei centri densamente abitati, nelle adiacenze degli impianti sportivi e di qualsiasi altra area ad uso collettivo, nonché in tutte quelle aree che abbiano caratteristiche di straordinaria valenza ambientale, storica ed architettonica (si rediga in proposito apposita mappatura da allegare al piano). 3) Individuazione (nelle norme del nuovo piano) di un tempo tecnicamente congruo per consentire alle Compagnie telefoniche di adeguarsi alle nuove norme, rimuovendo gli impianti non conformi agli indirizzi del piano. Tutti i punti dell'o.d.g. che chiediamo al Consiglio Comunale di accogliere con voto favorevole, rientrano nei poteri di pianificazione urbanistico-territoriale dei comuni e sono conformi alle norme vigenti. Attraverso l'approvazione di questo o.d.g., peraltro si riusciranno a creare i presupposti per poter spostare, in un futuro non troppo lontano, le antenne dal Puntale, dalle Fortezze e dagli impianti sportivi, rendendo un positivo servizio a tutti i cittadini di Portoferraio. Data l'importanza degli argomenti e la loro urgenza, La preghiamo pertanto di iscrivere la presente mozione nell'ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale.


puntale antenne

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