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Controcopertina: Continua l'attacco alla scuola pubblica, occorre che riparta l'onda

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 18 febbraio 2009

Dopo la forte ondata di protesta dei mesi scorsi che ha caratterizzato nel paese l’adozione dei provvedimenti per la scuola pubblica da parte del governo, l’attenzione e la volontà di protestare sembrano ad oggi molto diminuite. In realtà tutto quello che era nelle intenzioni si è puntualmente verificato e quello che stato ottenuto con la resistenza di insegnanti e genitori è veramente poco. Abbiamo ottenuto ad esempio di far slittare le chiusure dei plessi di montagna e nelle piccole isole, ma nessuna certezza sulla loro futura sopravvivenza. In questi giorni le scuole stanno ricevendo le domande di iscrizioni in un clima di insicurezza e confusione: si parla di orario scolastico senza nessuna certezza sul personale e quindi sulla possibilità di garantire tempi scuola adeguati. Le dotazioni organiche degli Istituti subiranno conseguenze stremamente negative e tutte le scuole si trovano ad oggi in una sofferenza inanziaria mai riscontrata: ad oggi il MIUR (Ministero dell’Università e ella Ricerca) non ha garantito neanche i fondi per il funzionamento. Continua ad oltranza la politica miope di questo governo: ridimensionare la scuola pubblica, privatizzare l’istruzione, negare il diritto allo studio attraverso tagli ai finanziamenti ed al personale. Tutto questo porterà alla distruzione del patrimonio culturale, professionale e democratico della scuola italiana e avrà ripercussioni sul futuro di tutti. Molti paesi hanno capito che la scuola deve essere una priorità assoluta, una risorsa, ed il primo luogo dove investire risorse per uscire da una crisi mondiale, ma il governo Berlusconi affossa la scuola pubblica per investire in quella privata in una deriva antidemocratica e plebiscitaria che dovrebbe preoccupare fortemente tutte le persona di buon senso.


assemblea studenti ottobre 2008

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