Nella cornice suggestiva della sala Congressi del De Lauger, messa a disposizione dall’assessore Marino Garfagnoli del Comune di Portoferraio e con l’interesse dei proff. R. Borraccini e M. Boccia del plesso “R. Foresi,” martedi 10 febbraio e’ stato presentato il progetto per lo studio della Radiazione Cosmica per gli studenti delle medie superiori dell’Elba. Con una overture filmata di una serie di eventi stellari spettacolari, registrati con i piu’ potenti telescopi di cui oggi si dispone per osservare il cielo, si e aperta la conferenza che aveva lo scopo di esplorare le tappe determinanti legate allo studio dei Raggi Cosmici. L’introduzione sottolineava il percorso didattico sperimentale che dovra’ portare gli studenti alla realizzazione di un “telescopio” per raggi cosmici da costruire nei laboratori del CERN di Ginevra (il maggiore centro di ricerca per la fisica delle particelle elementari al mondo). Successivamente, il rivelatore sara’ trasferito in un sito idoneo del plesso “R. Foresi” ed equipaggiato con un’opportuna strumentazione elettronico-informatica, permettera’ di registrare eventi locali di radiazione cosmica. Sono previste anche misure di eventi registrati in coincidenza con analoghi telescopi costruiti dagli studenti delle scuole superiori italiane che partecipano al progetto EEE ideato dal prof. A. Zichichi nel 2004 (attualmente sono gia’ alcune decine gli istituti italiani coinvolti). La finalita’ del progetto e’ di creare un insieme di telescopi-rivelatore, di ultima generazione per la radiazione cosmica, distribuito sul territorio nazionale e misurare i flussi di particelle che dal cosmo arrivano sulla terra. La conferenza trattava cento anni di misure fatte sui raggi cosmici che, come ha sottolineato il relatore prof. Luciano Periale, hanno visto le prime concrete esperienze nel porto di Livorno per mano di Domenico Pacini nel 1908. Con queste particelle provenienti dagli spazi interstellari e’ stato possibile identificare e caratterizzare le piu’ piccole particelle che esistono in natura. Si sono sviluppati strumenti sempre piu’ sensibili e sofisticati e sono nate: la fisica delle particelle elementari, che e’ poi continuata con gli acceleratori e la fisica Astroparticellare per comprendere la natura del cosmo. Gli argomenti trattati hanno spaziato: dalle misure iniziali inaspettate in laboratorio, sul mare e in atmosfera con palloni aeromobili. Dagli strumenti usati allora, oggi reperti da museo, si sono sviluppate apparecchiature molto sensibili, messe a bordo dei satelliti in orbita attorno alla terra per misure della radiazione cosmica fuori dall’atmosfera terrestre. Con la collaborazione di un gruppo di ricercatori del CERN , i professori delle materie scientifiche seguiranno gli studenti interessati a questa innovativa esperienza. I ragazzi saranno quindi protagonisti fin dall’adolescenza delle tematiche che coinvolgono la ricerca di frontiera nel campo della fisica sperimentale. L’altro aspetto non meno interessante riguardera’ il trattamento dei segnali rivelati e le misure di estrema precisione con l’uso di apparecchiature elettroniche ed informatiche di ultima generazione. Un’esperienza che permettera’ di comprendere come le tematiche della fisica applicata alle sorgenti di particelle provenienti dal cosmo consentono di sviluppare apparecchiature elettroniche di elevata precisione ed analizzare, con sofisticati algoritmi statistici, i dati acquisiti. E’ stato inoltre sottolineato che tali scoperte della fisica sperimentale e gli strumenti innovativi sviluppati sono la base del trasferimento tecnologico. .In altri termini apparecchiature analoghe sono usate per misure metereologiche, ambientali, in medicina ed in particolare per lo sfruttamento delle energie alternative eco-compatibili (solare termico, fotovoltaico, eolico, geotermico…) . Ed e’ con questa chiave di lettura che l’ing. G. Giacobone della CAEN S.p.A di Portoferraio, che sviluppa e controlla le apparecchiature elettroniche associate ai rivelatori di particelle, ha sottolineato l’importanza di poter crescere le nuove generazioni di studenti con una preparazione idonea ed all’avanguardia. L’intervento di Milena Briano, vice presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, ha evidenziato l’importanza della diffusione della cultura scientifica nelle scuole, che in questo caso è supportata anche da una concreta esperienza d’impresa,e ha ricordato il valore scientifico, culturale ed economico dei territori minerari elbani. In una visione di medio periodo non si esclude la possibilità di realizzare un mini parco biotecnologico in riva al mare, fuori e dentro le miniere di ferro. Questi luoghi, che hanno rappresentato una parte importate dell’economia industriale dell’Isola d’Elba e che oggi hanno conquistato una prospettiva ambientale-turistica, potrebbero diventare la sede idonea per lo sviluppo di un Laboratorio Naturale in cui permettere, già fin dalle scuole elementari, di iniziare un percorso di conoscenza delle peculiarità di questi ambienti, le loro potenzialità ed i biosistemi che in essi si sviluppano. La presenza ed il sostegno del Presidente dell’Unione di Comuni dell’Arcipelago Toscano, Danilo Alessi, che ha messo in evidenza l’importanza di espandere sul territorio le tematiche che comprendono il trasferimento tecnologico della fisica sperimentale, sono stati un complemento alla relazione. La sua attenzione e’ rivolta ai giovani ed agli argomenti che riguardano una crescente conoscenza di quegli aspetti che permettono l’utilizzo delle energie alternative e rinnovabili e che consentiranno di rendere sempre più il territorio elbano una realtà ecologicamente innovativa.
stelle cielo