No alle case al posto del campetto della Bricchetteria
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : martedì, 17 febbraio 2009
Nel 2003 Legambiente ed S.O.S Elba intervennero con decisione quando l'Amministrazione di centro-destra di Portoferraio inserì nella sua proposta di Regolamento Urbanistico le realizzazione di un parcheggio al posto del campetto di calcio della Bricchetteria, ritenendo che fosse necessario lasciare quello spicchio di "verde" superstite in una zona sportiva e scolastica, con medie, palazzetto, campetto di calcio e Itc Cerboni, e già piena di case, trasformata in una sub-periferia completamente cementificata. Successivamente criticammo aspramente la proposta purtroppo approvata dalla giunta di centro-sinistra di procedere ad una saturazione edificatoria dell'intera fascia che va dall'ospedale (vedi ex-capannone Acit) al porto, invece di pensare alla riqualificazione urbana ed ambientale di un'area che ha, come hanno mostrato anche i recenti eventi atmosferici, gravi problemi. Legambiente pensava ad una "ricucitura del tessuto urbano, con la realizzazione di un'area verde estesa ad attrezzata che facesse da "polmone" di collegamento e scambio tra le due aree di Portoferraio. La scelta fatta va in una direzione diversa. Ora giunge la notizia che anche il campetto della Bricchetteria sarebbe sacrificato e, invece di essere trasformato in parcheggio, diventerebbe un'area dove costruire nuove case, edificando così l'unico spazio libero rimasto nella zona. Ci pare una scelta senza criterio, con un peggioramento della qualità della vita di chi vive e frequenta una zona che, alla fine di un'operazione urbanistica di saturazione del territorio, si troverà ad avere solo un giardinetto pubblico spelacchiato stretto tra un deserto di parcheggi, blocchi di palazzi e le due strade più trafficate dell'Elba. Se quella del parcheggio del centro-destra non era una bella idea, quella delle case al posto del campetto della Bricchetteria sarebbe anche peggio. Chiediamo ancora una volta all'amministrazione comunale di tornare indietro e di rivedere scelte che non vanno davvero nella direzione di una riqualificazione urbana di un'area che ha bisogno di verde e servizi, di un recupero del costruito, non di nuove case e parcheggi.
Bricchetteria aerea