Avevano portato un carico di eroina separata in ovuli e volevano venderla all’Isola d’Elba, ma sono stati arrestati ieri, padre e figlio, dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile dopo aver venduto una dose di droga a un tossicodipendente locale, denunciato anch’esso per detenzione illecita di sostanza stupefacente. I due arresti sono stati il frutto di un’attività d’indagine complessa iniziata con il pedinamento dei due perugini di 71 e 25 anni, padre e figlio, già conosciuti dai Carabinieri dell’Elba per alcuni precedenti per furto e reati inerenti l’ambiente degli stupefacenti, che erano giunti sull’Isola dalla città umbra per vendere una discreta quantità di eroina, come è stato scoperto al termine dell’attività. Il servizio di osservazione e pedinamento attuato dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Portoferraio aveva permesso di verificare che i due perugini avevano già tentato nella mattinata di ieri un approccio con il loro compratore, un 35enne portoferraiese, anche se l’incontro in quel momento si era rivelato probabilmente l’occasione per tentare un primo contatto e concordare il prezzo dello stupefacente. Nel primo pomeriggio di ieri, infatti, il giovane di Portoferraio aveva deciso di concludere la compravendita, recandosi presso l’abitazione dei due soggetti e acquistando circa 4 grammi di eroina. Tutto ciò avveniva sotto l’occhio attento dei carabinieri che si erano appostati attorno all’abitazione. A quel punto si faceva prontamente intervenire una macchina dell’Arma, a bordo della quale si trovavano due militari dell’Aliquota Radiomobile che fermavano e controllavano il ragazzo portoferraiese, trovando in suo possesso e sequestrando il quantitativo di droga acquistato. Dopo questo sequestro erano pertanto palesati tutti i sospetti che gli investigatori avevano avuto sino a quel momento e si procedeva quindi ad eseguire una perquisizione presso l’abitazione dei due uomini. All’interno i militari trovavano un bilancino di precisione, 15 grammi circa di sostanza stupefacente del tipo eroina, divisa in tre ovuli, e 4 grammi circa di sostanza stupefacenti del tipo hashish, oltre a circa 450 euro in contanti divisi in banconote di vario taglio. Proprio i soldi davano la misura dei traffici che i due avevano già concluso sull’Isola d’Elba. Oltre a ciò sono stati sequestrati anche numerosi orologi, poiché di presumibile provenienza furtiva, considerando i precedenti dei due uomini e le dichiarazioni fatte dall’anziano padre che, negando ogni addebito circa la presenza della droga, affermava di essersi dedicato nella sua vita solo all’esecuzione di numerosi furti, come confermato dai suoi trascorsi con la giustizia. Sia il padre che il figlio, arrestati, sono già stati tradotti presso il carcere di Livorno.
refurtiva